Usa: allarme per la sicurezza informatica delle reti idriche

Sono numerosi gli esperti negli Stati Uniti d’America che hanno lanciato un allarme nazionale per la sicurezza informatica dei sistemi di gestione delle reti idriche del Paese. L’Amministrazione di Joe Biden sta lavorando a un primo piano nazionale per la sicurezza idrica globale, ribadendo che l’accesso all’acqua pulita e potabile, per tutti i cittadini americani, rientra tra le priorità identificabili nella sicurezza nazionale. L’aggressione russa all’Ucraina e il rischio di attacchi informatici da parte del Cremlino preoccupano l’opinione pubblica statunitense, che teme per gli oltre 52mila sistemi idrici nazionali e per i 16mila impianti di trattamento delle acque reflue.

La maggior parte di tali impianti è ubicata nelle piccole comunità e le strutture riescono a funzionare grazie a una capillare gestione informatica. Le organizzazioni statunitensi per la tutela dei consumatori e molti esperti di cyber-security – tra i quali la dottoressa Samantha Ravich, presidente del Center on cyber and technology innovation – hanno lanciato l’allarme chiedendo alle istituzioni federali un maggior controllo sulle capacità di resistenza informatica delle reti idriche e una formazione specifica e dettagliata per gli operatori locali addetti alla gestione e alla distribuzione dei servizi idrici.

Kevin Morley, responsabile delle relazioni federali per l’American water works association, ha inviato una richiesta alle organizzazioni e alle società di gestione dell’acqua per elaborare, chiedendo tempi rapidi, un piano unico comune per il controllo del rischio informatico da far adattare e assimilare a tutte le società e le piccole aziende americane legate al settore idrico.

Il sistema idrico americano è sottoposto a uno stress continuo, che cresce di giorno in giorno con l’aumento della popolazione e lo sviluppo dell’economia. Attualmente, questo sistema fornisce acqua per irrigare 22,2 milioni di ettari e rispondere ai bisogni domestici di più di 310 milioni di persone. Dalle grandi industrie alle piccole imprese, dalle Amministrazioni pubbliche ai singoli cittadini, la domanda sale in modo costante, con una offerta che arriva da una rete infrastrutturale che necessita di ammodernamento e ulteriore digitalizzazione. Secondo la Brookings Institution, l’88 per cento degli americani considera necessario intervenire con urgenza per risolvere i problemi della rete idrica del Paese. E appena il 17 per cento delle utility impegnate e operative nel settore giudica la dotazione economica attuale adeguata a soddisfare i bisogni della comunità. Attualmente, l’infrastruttura idrica statunitense dipende da strutture geograficamente distribuite e dalla manutenzione a distanza dei sistemi. Riuscire a garantire la certezza e l’integrità dei comandi e dei dati on-line scambiati diviene essenziale per garantire la qualità della risorsa idrica lungo tutta la catena distributiva e rifornire il mondo delle industrie, dell’agricoltura e del consumo privato.

Aggiornato il 16 giugno 2022 alle ore 11:12