Missile in Polonia: indagini in corso

Massima cautela. È questo il sentiment circa quanto accaduto ieri, con il missile caduto in Polonia e la morte di due persone. Prima di formulare ipotesi plausibili, sono state avviate le indagini preliminari per fare il quadro della situazione. Secondo un funzionario della presidenza francese “identificare il tipo di missile non identificherà necessariamente chi c’è dietro”, oltre ad avvertire che ci potrebbero essere “significativi rischi di escalation… Questo è un argomento in cui non vogliamo commettere errori”. Mentre Dmtry Polyansky, vice-rappresentante permanente della Russia alle Nazioni Unite, citato dall’agenzia Tass, ha parlato di un tentativo di “provocare uno scontro militare diretto fra la Nato e la Russia, con conseguenze per l’intero pianeta”. Allo stesso tempo, è stato chiarito che non sono stati compiuti attacchi con armi di Mosca contro obiettivi vicino al confine ucraino-polacco.

Ma cosa è accaduto? Ieri intorno alle 20 è iniziata a circolare la notizia di un missile caduto in Polonia. A essere colpito è stato un impianto di essiccazione di cereali situato a Przewodów, nella contea di Hrubieszów, vicino al confine con l’Ucraina: due contadini hanno perso la vita. Mateusz Morawieck, primo ministro polacco, ha immediatamente convocato d’urgenza il Consiglio dei ministri per la sicurezza nazionale e la difesa. Inoltre, ha invitato i cittadini “a mantenere la calma di fronte a questa tragedia”, Varsavia, come riferito dal portavoce del Governo, Piotr Müller, a seguire ha messo in allerta alcune unità militari. Il presidente della Polonia, Andrzej Duda, ha sostenuto: “Al momento non abbiamo prove conclusive su chi abbia lanciato questo missile, molto probabilmente si trattava di un missile di fabbricazione russa, ma al momento è ancora tutto da indagare”. Andrzej Duda, come riportato nell’account Twitter della presidenza polacca, ha sottolineato: “Siamo in contatto diretto con i nostri alleati della Nato. Sottolineo: non abbiamo prove precise che ci permettano di concludere che si è trattato di un attacco alla Polonia”. E ha aggiunto che il missile caduto sul territorio polacco è stato “probabilmente un incidente sfortunato”. Dalle ultime informazioni, sarebbero due polacchi le vittime del missile che si è abbattuto sull’azienda agricola di Przewodów appartenente ad una società italo-polacca. Lo ha riferito il quotidiano Gazeta Wyborcza fornendo anche i nomi: Bogdan W. di 62 anni, residente a Przewodów e Bogdan C., 60 anni, di Setniki. Entrambi erano dipendenti dell’azienda.

Palazzo Chigi, da par sua, ha fatto sapere che “il presidente del Consiglio manifesta fortissima apprensione e preoccupazione per quanto accaduto in Polonia. Esprime solidarietà al Governo e al popolo polacco. Il presidente Meloni, in Indonesia per il G20, si è riunita con gli Alleati Nato ed europei per verificare quanto accaduto e valutare i prossimi passi”.

Poi è stata la volta di Joe Biden. Il presidente degli Stati Uniti ha spiegato, nei momenti successivi all’episodio, di aver deciso con gli altri leader di procedere a una indagine per capire con esattezza cosa potesse essere accaduto. Dopodiché, Biden ha definito “improbabile” l’ipotesi che il missile caduto in Polonia potesse essere stato lanciato dalla Russia. Questo, nello specifico, quanto ha detto ai cronisti: “È improbabile, a vedere la traiettoria, che il missile sia stato lanciato dalla Russia… Le informazioni preliminari contestano questa ipotesi che sia stata la Russia. Io non voglio dirlo fino a che non abbiamo fatto un’indagine completa”. L’altra indiscrezione, infatti, sosterebbe che il razzo piombato nella Polonia orientale potrebbe essere un missile antiaereo proveniente dall’Ucraina. Per inciso, secondo fonti di intelligence che sono state citate dal Financial Times, il missile potrebbe esser stato lanciato dalla difesa ucraina per intercettare un missile russo. Ovviamente, le indagini sono ancora in corso.

Recep Tayyip Erdoğan, presidente turco, ha ammesso: “Non dobbiamo insistere sul fatto che il missile caduto in Polonia sia stato lanciato dalla Russia, sarebbe una provocazione… È possibile che si tratti di un errore tecnico. Dobbiamo portare il prima possibile Russia e Ucraina al tavolo dei negoziati, la pace può arrivare solo dal dialogo, ci stiamo impegnando per questo, appena torno sarò al telefono con Putin”.

LE PAROLE DI JENS STOLTENBERG

Il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, ha raccontato: “Dall’inizio della guerra la Nato ha aumentato la sua vigilanza sul lato orientale”. E sulle indagini in corso circa quanto avvenuto in Polonia, ha ribadito: “Necessitiamo di aspettare l’esito ma non abbiamo indicazioni che le esplosioni siano frutto di un attacco deliberato e non abbiamo indicazioni che la Russia stia preparando un attacco alla Nato”. Sempre Stoltenberg: “Nel corso della riunione, gli Alleati hanno espresso il loro sostegno. La Nato ha rafforzato la sorveglianza sul lato orientale, sia con truppe di terra sia con difese aeree”. Tra le altre cose, il segretario generale della Nato ha predicato calma, insistendo sul fatto che c’è un monitoraggio continuo.

Nello specifico, Stoltenberg ha commentato che sull’incidente avvenuto in Polonia “Kiev non ha colpe” ma è “è il risultato del massiccio lancio di missili russi sull’Ucraina. Questa è la dimostrazione che la guerra di Putin crea situazioni pericolose. Putin deve fermare questa guerra”. Allo stesso tempo, la Nato farà quanto necessario per difendere i suoi alleati. “Gli esiti preliminari delle indagini dicono che l’incidente è stato provocato da un missile ucraino di difesa anti-aerea…  La Nato non è parte del conflitto in Ucraina. Provvede al sostegno dell’Ucraina per la sua difesa e forniremo più aiuti per la difesa aerea. LUcraina ha il diritto di difendersi contro la guerra illegale della Russia. Abbiamo sistemi di difesa aerea operativi 24 ore su 24, abbiamo sistemi di terra e quelli navali. I nostri sistemi di difesa anti-aerea entrano in funzione se c’è un attacco, ma non abbiamo evidenze che in Polonia ci sia stato un attacco deliberato”. Il segretario generale della Nato, al momento, ha escluso una no-fly zone in Ucraina. “La Russia deve fermare questa guerra insensata. Ho parlato con il presidente polacco Andrzej Duda e con il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden. Abbiamo convenuto che dobbiamo rimanere vigili, calmi e strettamente coordinati. Continueremo a consultarci e monitorare la situazione molto da vicino. La Nato è unita e faremo sempre ciò che è necessario per proteggere e difendere tutti gli alleati”.

Aggiornato il 16 novembre 2022 alle ore 15:00