Trump: “Su di me inchiesta stalinista”

Le inchieste che lo incalzano sono paragonate allo “spettacolo horror della Russia stalinista”. Donald Trump apre la sua campagna elettorale in un comizio a in Texas, a Waco, dove in questi giorni ricorre il trentesimo anniversario dell’operazione dell’Fbi per espugnare il ranch della setta religiosa dei davidiani.

Il procuratore di New York mi persegue per qualcosa che non esiste, non è né un crimine né un delitto, non c’è stato nessun affair con quella faccia da cavallo che non mi è mai piaciuta” commenta The Donald. E va avanti: “Rimettetemi alla Casa Bianca e l’America sarà nuovamente un Paese libero”.

“I nostri nemici – insiste – cercano disperatamente di fermarci e i nostri avversari hanno fatto tutto il possibile per schiacciare il nostro spirito e spezzare la nostra volontà ma hanno fallito. Ci hanno solo reso più forti. E il 2024 è la battaglia finale, sarà quella più importante. Rimettetemi alla Casa Bianca, il loro regno finirà e l’America sarà di nuovo una nazione libera. Sarò il vostro guerriero, la vostra giustizia, la vostra vendetta”.

Aggiornato il 27 marzo 2023 alle ore 17:36