Haley, una vittoria simbolica

Nikki Haley ha vinto a Washington DC. L’unica avversaria di Donald Trump in corsa per le Primarie del Grand old party ha fatto registrare la sua prima, storica e alquanto simbolica vittoria nella capitale degli Stati Uniti d’America. Il trionfo dell’ex governatrice della Carolina del Sud nel percorso che culminerà con le Presidenziali di novembre prossimo è avvenuto con il 62,8 per cento delle preferenze – ovvero 1.274 voti – rispetto al 33,3 per cento (676 preferenze) fatto registrare dal tycoon. Il successo di Haley è come un gol della bandiera a risultato già deciso, visto che a Washington sono stati assegnati solo 19 dei 2.429 delegati del Partito repubblicano che voteranno ufficialmente durante la convention nazionale a Milwaukee, in programma tra il 15 e il 16 luglio nello Stato del Wisconsin.

La vittoria di Haley nel District of Columbia non è arrivata in maniera sorprendente, proprio perché la Capitale non rispecchia l’appoggio del Paese Reale al tycoon. Qui, sebbene nel 2020 Donald Trump avesse vinto senza problemi – in un anno in cui non ci sono stati veramente altri contendenti alla nomination repubblicana – nel 2016 il magnate americano è arrivato terzo. Per adesso, Haley è ferma a quota 43 delegati, mentre Donald Trump, forte della vittoria nelle Primarie del Michigan e del Missouri – e nel caucus dell’Idaho – ha raggiunto i 244 delegati. L’ex presidente, in attesa del Super Tuesday, ha già ipotecato la sua partecipazione alle Presidenziali 2024.

Le stime dicono che domani l’ex presidente avrà la certezza matematica di essere il candidato alle elezioni di novembre, visto che il “pezzo pregiato” della corsa alle Primarie Usa chiamerà al voto ben 15 Stati. Alabama, Alaska, Arkansas, California, Colorado, Iowa, Maine, Massachusetts, Minnesota, Carolina del Nord, Oklahoma, Tennessee, Texas, Utah, Vermont e Virginia, senza tralasciare il territorio delle Samoa americane. 874 delegati sui 2.429 totali che voteranno ufficialmente alla convention del Grand old party. Visti i precedenti, in questa fase dello spareggio Haley-Trump ci sarebbe davvero poco spazio per le sorprese.

Aggiornato il 04 marzo 2024 alle ore 15:32