Tariffa zero: la sentenza della Corte Ue

La tariffa zero e il pronunciamento della Corte di giustizia dell’Unione europea. Una vicenda che vede due controversie relative alle compagnie Vodafone e Telekom Deutschland, sulla quale l’associazione Codici ha detto la sua.

La tariffa zero

Antonella Votta, avvocato di Codici ed esperta di telecomunicazioni, ha commentato: “La tariffa zero è un’opzione tariffaria con cui una società applica un piano vantaggioso dal punto di vista economico per un determinato tipo di traffico dati. In Italia è utilizzata per le applicazioni dei social network: chi le usa, si trova intatto il piano tariffario base. Considerando la diffusione dei social, è facile quindi immaginare l’attrattiva che questa opzione esercita sugli utenti. Il problema, e su questo è importante il pronunciamento della Corte di giustizia dell’Unione Europea, è la tutela del diritto di accesso dei consumatori a una rete aperta”.

Le limitazioni e il traffico

Votta, nel dettaglio, ha evidenziato: “Con la tariffa zero, come recita la sentenza della Corte, viene meno il trattamento equo del traffico, perché si prevedono limitazioni della larghezza di banda, della condivisione della connessione o dell’utilizzo in roaming. Ci riferiamo alle due questioni affrontate dai giudici, in cui la tariffa zero in un caso era valida solo sul territorio nazionale e in un altro – ha continuato – prevedeva la limitazione della larghezza di banda per lo streaming video. Un richiamo importante, sia perché ribadisce la necessità di garantire l’accesso a internet a tutti i consumatori, senza però creare al tempo stesso sovraccarichi sulla rete, sia perché è uno spunto per ricordare di verificare sempre con attenzione le varie voci del piano tariffario”.

Il controllo dei costi

Antonella Votta ha aggiunto: “Magari a una lettura poco attenta l’offerta a tariffa zero ci sembra vantaggiosissima, poi magari scopriamo tra le condizioni contrattuali che ci sono delle limitazioni non indifferenti, come nei due casi tedeschi – ha puntualizzato – e così andando all’estero oppure utilizzando determinati servizi finiamo per ritrovarci costi extra e servizi di qualità inferiore”.

Aggiornato il 25 settembre 2021 alle ore 10:09