Ue, il piano chip come sogno del futuro

C’è euforia in queste ore. Anche se bisogna sempre ricordare che passare dalle stelle alle stalle è un attimo. Ma veniamo al punto: Ursula von der Leyen, presidente della Commissione europea, ha presentato il disegno di legge sui semiconduttori. E ha spiegato: “Con lo European chips act vogliamo fare dell’Unione europea un leader industriale in questo mercato strategico, ci siamo prefissati l’obiettivo di avere nel 2030 qui in Europa il 20 per cento della quota di mercato globale della produzione di chip, ora siamo al 9 per cento, ma durante questo periodo la domanda raddoppierà, questo significa quadruplicare i nostri sforzi”.

Secondo quanto appreso, si tratta di un adeguamento delle norme europee sugli aiuti di Stato per una serie di progetti sui microchip e un sistema di controllo dell’export nel caso di gravi crisi.

“Il Chips Act europeo – ha insistito von der Leyen – cambierà le regole del gioco per la competitività globale del mercato unico europeo. A breve termine, aumenterà la nostra resilienza alle crisi future, consentendoci di anticipare ed evitare interruzioni della catena di approvvigionamento. E a medio termine, contribuirà a rendere l’Europa un leader industriale in questo settore strategico”.

“I chip – ha terminato von der Leyen – sono essenziali in quasi tutti i dispositivi, ma la pandemia ha anche esposto la vulnerabilità della loro catena di approvvigionamento e la carenza globale di chip ha rallentato la nostra ripresa. Tutte le linee di produzione, per esempio nel settore delle auto, sono rimaste paralizzate mentre la domanda stava crescendo”.

 

Aggiornato il 09 febbraio 2022 alle ore 17:25