Pollica 2050: un modello digitale e comunitario per i borghi italiani

La promozione e diffusione della dieta mediterranea, la diffusione di servizi digitali e comunitari, l’agricoltura di precisione e la comunicazione certosina delle tradizioni locali e turistiche rappresentano un grimaldello nazionale e internazionale per la comunità di Pollica che diviene un esempio positivo e propositivo per tutte le realtà periferiche italiane. In occasione della Pollica Digital Week, manifestazione dedicata all’educazione e all’innovazione digitale al servizio della rigenerazione culturale, sociale ed economica del territorio, in corso fino al 31 marzo nel Castello dei Principi Capano di Pollica, esperti, politici, innovatori, social media manager e professionisti della comunicazione si sono incontrati e confrontati per comprendere e rafforzare il modello politico ed economico di “Pollica 2050”. Durante i lavori della Pollica Digital Week si sono svolti seminari e tavoli di lavoro in presenza e online dedicati agli amministratori locali, con momenti di co-creazione del linguaggio narrativo visivo del territorio dedicato ai giovani e all’intera comunità e diversi workshop mirati allo sviluppo delle competenze digitali per gli operatori di diversi settori.

L’evento è organizzato da Future Food Institute in collaborazione con il Comune di Pollica, partner dell’iniziativa sono Fondazione Italia Digitale, Pa Social, Europe Direct Salerno e IgersItalia. La Pollica Digital Week, che si inserisce all’interno del contesto della All Digital Week, il più grande evento full digital d’Europa, ha l’obiettivo di promuovere la transizione digitale ed ecologica, uno strumento imprescindibile per riabitare le aree marginali, i borghi e le piccole comunità, per accompagnare lo sviluppo sostenibile dei territori e attirare i giovani professionisti locali e nazionali attraverso la promozione di servizi digitali per lo smart working e il co-working. Una rivoluzione digitale e green che diviene un modello per la rinascita dei borghi italiani che attraverso i consistenti fondi del Pnrr possono riscrivere la storia e l’attualità delle proprie realtà. “Pollica trova nel turismo grande importanza, è fondamentale per la sopravvivenza di questi luoghi. È importante tradurre il turismo come esperienza: per noi è particolarmente rilevante pensare alle esperienze che facciamo vivere alle persone.

L’Italia non è solo patrimonio culturale materiale, quello che riusciamo maggiormente a rendere fruibile per i visitatori, ma è fatta anche di tanto patrimonio culturale immateriale: le persone, le popolazioni, sono elemento essenziale della fruizione turistica del nostro Paese”, ha ribadito, durante i lavori, Stefano Pisani, sindaco del Comune di Pollica. Il Future Food Institute chiama a confronto le comunità emblematiche del Cilento e della dieta mediterranea per riflettere sulle opportunità che l’educazione e l’innovazione digitale possono generare se al servizio della rigenerazione culturale, sociale, economica, amministrativa e politica del territorio. Un momento interattivo, in dialogo con gli operatori della Pubblica amministrazione, per migliorare la comunicazione tra istituzioni, innovatori e cittadini.

Ripensare al ruolo di amministratore e comprendere le opportunità del marketing territoriale e istituzionale per affinare le proprie competenze nella comunicazione digitale. “Digitalizzazione e innovazione, transizione ecologica e inclusione sociale: le sfide del Pnrr ci impongono di affrontare una vera e propria transizione culturale, e di acquisire nuove competenze nel settore digitale, potente mezzo, inclusivo e partecipativo, per avvicinarci al raggiungimento degli obiettivi del Green Deal e dell’Agenda 2030, promuovendo uno sviluppo che non solo sia sostenibile, ma in grado di promuovere una vera e propria rigenerazione partecipata ed integrale dei territori e delle comunità”, ribadisce Sara Roversi, presidente del Future Food Institute, in quello che appare e diviene un vero manifesto innovativo e sostenibile per la rinascita dei borghi italiani. Il modello “Pollica 2050” merita di essere conosciuto e imitato nelle numerose realtà marginali italiane, con un focus specifico per il Meridione, che conservano una ricchissima tradizione culturale, gastronomica e ambientale che l’innovazione e la digitalizzazione possono diffondere e far esplodere, accendendo nuove prospettive occupazionali e smart per i giovani del territorio.

Aggiornato il 28 marzo 2022 alle ore 10:58