Cronotermostati sempre più smart

Quali sono le funzionalità dei modelli di nuova generazione

Il cronotermostato è uno dei dispositivi più comuni all'interno delle moderne Smart Home e, più in generale, in ambienti dotati di tecnologie integrate per il controllo e l’attivazione a distanza degli impianti di riscaldamento e condizionamento. Rispetto al recente passato, i device di ultima generazione sono in grado di implementare numerose funzionalità, per ottimizzare il funzionamento dei sistemi domestici e ridurre i costi di esercizio.

Questi obiettivi vengono perseguiti anche mediante un costante aggiornamento tecnologico, grazie al quale la casa del futuro sarà ancora più smart e rispondente alle esigenze degli inquilini, soprattutto in termini di efficienza energetica e flessibilità. A tal proposito, c’è da registrare il recente aggiornamento dello standard Matter da parte della Connectivity Standards Alliance, che introduce alcuni miglioramenti riguardanti tanto dispositivi già esistenti quanto quelli che potrebbero essere sviluppati prossimamente. Si tratta di uno standard open source, del quale è stata rilasciata la versione 1.1, contenente soprattutto un importante aggiornamento per i device Icd (Intermittently Connected Devices) come, ad esempio, campanelli, luci e sensori di movimento. L’aggiornamento rappresenta una novità importante per il settore, dal momento che Matter ha annunciato, contestualmente, di aver superato quota mille dispositivi compatibili, sviluppati da una sessantina di aziende diverse.

Funzionalità e vantaggi dei nuovi cronotermostati

Ma quali sono le funzioni principali di un moderno cronotermostato? Il ventaglio di opzioni varia a seconda del livello tecnologico del device, e dalle specifiche imposte dall’azienda produttrice. Di base, però, come suggerisce il nome stesso, questo dispositivo è anzitutto uno strumento di regolazione a tempo della temperatura di esercizio degli impianti di riscaldamento. In commercio sono disponibili numerosi modelli, di fascia base, media o alta, reperibili con facilità anche online, grazie agli shop di rivenditori specializzati come Emmebistore.

Un cronotermostato, infatti, consente di pre-impostare la temperatura massima che il sistema deve sviluppare, prima di disattivarsi o passare in una modalità di esercizio a minor consumo energetico; questa opzione può essere implementata anche a distanza, soprattutto se il cronotermostato è in grado di collegarsi alla rete wi-fi domestica oppure è dotato di connettività Bluetooth. Il controllo da remoto, in molti casi, è reso possibile da un telecomando apposito; in alternativa, specie per quanto riguarda gli apparati smart di più moderna generazione, le funzionalità del cronotermostato (digitale) sono gestibili tramite una app per smartphone, fornita o indicata direttamente dal produttore.

L’impostazione della temperatura massima (o di quella minima da mantenere costante) va a braccetto con la possibilità di limitare tale funzionalità ad un arco di tempo ben preciso. In altre parole, il cronotermostato consente di impostare gli orari di accensione e spegnimento dell’impianto di riscaldamento, così da ottimizzare il dispendio energetico; in tal modo, ad esempio, è possibile tenere termosifoni e caloriferi accesi quando la casa è occupata da tutti gli inquilini, per ottimizzare i consumi.

I modelli più all'avanguardia sono dotati di funzionalità aggiuntive come, ad esempio:

un sensore che rileva la presenza di porte e finestre aperte, che causano una dispersione del calore verso l'esterno dell’ambiente;

un blocco sicurezza per i bambini, grazie al quale i piccoli non possono accedere alla tastiera e modificare le impostazioni;

selezione della modalità di esercizio degli impianti; di solito, è possibile scegliere tra Eco (per un maggior risparmio energetico), Comfort (con settaggio personalizzato) e altre modalità specifiche;

programmazione su base giornaliera o settimanale: il cronotermostato consente di fissare in anticipo le ore del giorno – o i giorni della settimana – durante i quali tenere acceso il riscaldamento;

modulare la potenza del radiatore; funzione spesso sottovalutata, permette di ridurre la potenza di esercizio del radiatore, anche del 50 per cento, con evidenti vantaggi dal punto di vista del dispendio energetico.

Aggiornato il 30 novembre 2023 alle ore 16:32