Social, 11 miliardi di pubblicità arrivano dai minori

mercoledì 3 gennaio 2024


I Social media puntano sui minori per fare cassa. Secondo quanto stimato dai ricercatori della Harvard T.H. Chan School of Public Health, nel corso del 2022 Facebook, Instagram, Snapchat, TikTok, X, ovvero l’ex Twitter e YouTube hanno ricavato complessivamente quasi 11 miliardi di dollari dalle entrate pubblicitarie somministrate ai giovani statunitensi di età inferiore ai 18 anni, che rientrano fra le categorie più vulnerabili e, quindi, maggiormente inclini a sviluppare disturbi psicologici. Lo studio, pubblicato sulla rivista Plos One, è il primo a fornire dati sul numero di utenti giovani che usano queste piattaforme e sull’entità degli introiti pubblicitari annuali a loro attribuibili. Secondo i ricercatori, i risultati dello studio dimostrano la necessità di una regolamentazione governativa delle piattaforme di social media in assenza di un’autoregolamentazione del settore.

Bryn Austin, professore del Dipartimento di Scienze sociali e comportamentali e autore senior dello studio, è convinto che “con l’aumento delle preoccupazioni per la salute mentale dei giovani, un numero sempre maggiore di politici sta cercando di introdurre una legislazione atta a limitare tutte le pratiche delle piattaforme di social media che possono favorire disturbi quali depressione, ansia e disordini alimentari nei giovani”. Per Austin, “sebbene le piattaforme di social media possano affermare di essere in grado di autoregolamentare le loro attività per ridurre i danni psicologici nei giovani, non lo hanno ancora fatto e il nostro studio suggerisce che hanno grandi interessi e incentivi finanziari che li spingono a ritardare l’adozione di misure significative per proteggere i bambini”.

Gli scienziati hanno utilizzato una serie di dati di sondaggi pubblici e ricerche di mercato del 2021 e 2022 per stimare in modo completo il numero di utenti giovani di Facebook, Instagram, Snapchat, TikTok, X e YouTube e le relative entrate pubblicitarie. Per misurare il numero di giovani di età inferiore ai 18 anni che usano queste piattaforme negli Stati Uniti sono stati utilizzati i dati demografici del censimento degli Stati Uniti e i dati dei sondaggi di Common Sense Media e Pew Research. Inoltre, i dati di eMarketer, una società di ricerche di mercato, e di Qustodio, un’applicazione per il controllo parentale, hanno fornito valutazioni delle entrate pubblicitarie lorde previste per ciascuna piattaforma nel 2022 e dei minuti medi di permanenza degli utenti su ciascuna piattaforma. I ricercatori hanno utilizzato queste stime per costruire un modello di simulazione che ha fornito un prospetto dell’entità dei ricavi pubblicitari delle piattaforme social media dai giovani utenti statunitensi.


di Redazione