Il libro di A. Maori:   “La discesa in campo”

Siamo a conoscenza dei numerosi lavori d’archivio del perugino Andrea Maori. In uno dei suoi ultimi libri “La discesa in campo di Comunione e Liberazione” edito per la Casa Editrice “Reality Book”, Maori traccia il percorso e il profilo di Comunione e Liberazione attraverso la documentazione depositata all’Archivio Centrale dello Stato degli uffici di pubblica sicurezza del Ministero dell’Interno. La storia raccontata attraverso le carte di Questura è terreno scivoloso – ricorda nella prefazione Massimo Bordin – perché spesso i confidenti gonfiano i fatti di cui sono venuti a conoscenza e l’autorevolezza delle loro fonti. Gli interessi del Viminale sono legati alla stabilità dell’ordine pubblico. Il problema è la comparsa a metà degli anni’70 di un nuovo gruppo giovanile cattolico che determina tumulti nell’ambiente scolastico e universitario, perché le sue uscite pubbliche sono oggetto di aggressione da parte dei vari gruppuscoli di estrema sinistra.

Comunione e Liberazione è un’organizzazione che emerge dal referendum sul divorzio del 1974 e comincia ad avere un rapporto molto stretto con la politica e in particolare con la Democrazia Cristiana, rapporto che si svilupperà e amplierà negli anni successivi. Gli anni del 1975-76 vedono il governo dotare la scuola di organismi studenteschi di rappresentanza da eleggere da parte degli studenti. Tra i partecipanti abbiamo “Lotta Continua” ma a destrare scandalo è il successo delle liste di studenti cattolici collegate a C.L. e a Don Giussani. Dalle carte del Ministero emerge nel 1976 un nome che ben conosciamo anche oggi; l’aspetto sociale del movimento è curato dal dottor “Roberto Formigoni”. Dal 1974 in cui i giovani di Comunione e Liberazione fanno esordio con la partecipazione al Referendum che voleva abrogare la legge sul divorzio, la legge Fortuna-Baslini, arriviamo al 1981 e il nuovo impegno per il referendum che chiedeva l’abolizione della legge sull’aborto.

La Dc li perse tutte e due, ma Comunione e Liberazione cresce e spiega ai democristiani che non possono comportarsi più con stile autenticamente “cattolico intransigente”, il paese è oramai cambiato. Interessante sono le analisi dei ciellini sullo stato dell’istruzione pubblica italiana. Cl critica la scuola perché è inadeguata a stare al passo con i tempi, in quanto inidonea ad educare, perché la trasmissione del sapere è nozionistico, neutro e una cultura “neutralistica” che tende a censurare la parola cristiana non è cultura idonea. Secondo i ciellini, il progetto educativo si realizza attraverso l’appoggio della comunità cristiana: la liberazione viene vissuta attraverso la realizzazione di un progetto di tipo confessionale. Siamo all’opposto dell’educazione di visione laica che la tradizione della scuola contemporanea pubblica ha tramandato e riconosciuto. Dal 1981, Comunione e Liberazione cresce e si sviluppa, grazie al suo braccio economico la “Compagnia delle Opere” e approda nel mondo affaristico delle Coop, in particolare proprio nella Lombardia dove sarà protagonista indiscusso quel dottor “Roberto Formigoni”, ma dalla storia passiamo all’attualità politica. Il percorso storico di Comunione e Liberazione descritto e scrupolosamente analizzato da un radicale quale Andrea Maori, merita di essere letto e analizzato con dovuta e raffinata attenzione.

Aggiornato il 08 ottobre 2017 alle ore 20:08