Destra Liberale, parla Diaconale

Pubblichiamo l’intervista di Federica Pansadoro al direttore Arturo Diaconale a margine della presentazione dell’associazione culturale Destra Liberale che si è svolta sabato scorso a Roma all’Hotel Parco dei Principi.

L’associazione politico-culturale è promossa dal direttore de L’Opinione delle Libertà Arturo Diaconale, dal deputato della Lega Giuseppe Basini, da Alessandro Sacchi dell’Unione monarchica italiana e da Michele Gelardi, presidente di Stato Minimo.

Secondo Diaconale, “occorre dare vita ad una destra liberale in piena sintonia e collaborazione con le altre destre. Che non abbia come tratto caratteristico quello di una moderazione divenuta sinonimo di passività di una sinistra che non ha più motivazioni oltre quella della rabbiosa nostalgia per il potere frenante. Ma che sia liberale, liberista e libertaria in maniera intransigente. Che sia laicariformista e riformatrice senza remore di sorta. Che non possa non dirsi crocianamente cristiana ma che non abbia timori reverenziali nel criticare la svolta pauperista e terzomondista di una Chiesa che detesta la modernità occidentale e costituisce un ostacolo oggettivo alla speranza di una Europa unita e di una Italia artefice del proprio destino. Che difenda i valori cristiani della solidarietà e della misericordia ma che non dimentichi l’esistenza nel messaggio di Cristo del perdono e dell’amore. Che non si appiattisca su un europeismo di maniera politicamente corretto ma si batta con decisione per gli Stati Uniti d’Europa sul modello degli Stati Uniti d’America. Che sia strenua nemica dello statalismo burocratico che umilia e schiaccia l’individuo riportandolo alla condizione di suddito servitore delle epoche passate. Che, nel rispetto dell’uguaglianza dei diritti e dei punti di partenza, difenda ad oltranza le differenze del merito, delle competenze, delle capacità e delle conoscenze”.

Aggiornato il 21 ottobre 2019 alle ore 16:30