Il gregge di Immuni

giovedì 4 giugno 2020


E così è arrivata “libera e volontaria” e in 500mila l’hanno scaricata entusiasti (e spaventati). Parlo della famigerata app Immuni. Concependola superstiziosamente come sorta di “santino” digitale in grado di proteggere per magia dalla morte per Covid, l’unica e sola che ormai che faccia paura (in conclamata assenza ormai di Covid) a un Paese di ipocondrizzati televisivo-compulsivi eterodiretti in pensiero, “parole, opere e omissioni”. Lo dico forte e chiaro: non la scaricherò mai E mai l’avrei scaricata nemmeno fosse stata obbligatoria Opponendo al riguardo ogni forma di resistenza possibile e immaginabile, sino al definitivo espatrio senza possibilità di ritorno, a quel punto sereno, felice e definitivo Dice, perché? Non tieni alla salute tua e a quella degli altri? Non ami l’Italia? E lo chiedi a me, tonto? A me che ho cura maniacale del mio corpo e faccio minimo 4 sessioni la settimana di training da una vita? A me che ho scritto libri sulla nostra arte e cultura? A me che curo la mia alimentazione, i ritmi sonno veglia, e studio e m’informo su tutto dalla nascita?

Lo chiedi tu a me, fumatore di 3 pacchetti al giorno divanista sgranocchiatore seriale di ogni porcata consolatoria? Tu me lo chiedi, che da secoli non entri in un nostro museo, non ti commuovi dinnanzi a una nostra pieve sperduta nell’appennino, non hai idea di cosa conservino le nostre pinacoteche e le sezioni “antiquaria” delle nostre biblioteche? Tu davvero lo chiedi a me? No, amico mio: è proprio perché tengo alla mia salute e a quella altrui – specie mentale – perché tengo al nostro Paese e a quello che rappresentano la sua cultura e la sua storia millenaria che mai e poi mai, per nessuna ragione al mondo delegherei a un mezzo di controllo dal potenziale di devastazione sociale umanicida (nel senso che distrugge quel che rende un uomo, un uomo) la mia salute e quelle degli altri E a nulla vale la sciocca (ed ignorante) scusa: ma tanto siamo già tutti sul web, e Facebook e Google sanno tutto di noi. Ma quanto siete sciocchi? Quanto siete ignoranti? Immuni non somiglia nemmeno per scherzo a Facebook o Google, perché è roba dello Stato. Come si fa a non capire la differenza enorme, sostanziale? Avete chat di WhatsApp con gruppi vari? Integrate in queste il vostro capo, qualcuno che non vi vuole bene e vedrete cosa succederà nei prossimi giorni alla vostra vita Immuni è lo stesso format della chat WhatsApp, moltiplicato in potenziale lesivo per centomila Certo, Facebook vi può illecitamente prevaricare censurandovi, ma non è lo Stato e non ha pubblici ministeri e polizie che vi possono accusare, né procedure e personale che vi possano arrestare e poi spedire in carcere.

Google vi geolocalizza e profila dal punto di vista commerciale, ma voi non pagate le tasse o le multe a Google e se sbagliate i calcoli o siete in difficoltà (o magari solo perché per loro avete “troppe proprietà”), Facebook e Google non vi pignoreranno somme o beni, né vi possono portare al fallimento con procedimenti legalizzati (ma ingiusti) deliranti In un locale in cui volete entrare con amici per mangiare una pizza o un sushi senza avere Facebook sul telefono o Google che vi posizioni, nessuno può mai impedirvi l’accesso o cacciarvi via come cani rognosi, escludendovi dalla vita sociale a meno che non facciate come una qualche Autorità stabilirà per voi. Google e Facebook, possono sapere e capire le vostre tendenze politiche, ma non possono per questo impedirvi di andare a votare segnandovi da remoto come “febbricitanti” e quindi mettendovi in quarantena forzata “guarda caso” proprio il giorno delle elezioni, se il vostro profilo politico pare essere avverso al qual si voglia governo in carica.

E a nulla serve pensare che magari in questo caso Stato coincida con la parte politica che vi piace: provate a pensare che sia a canone inverso, e questo potere immane ce l’abbia la parte politica che vi sta sullo stomaco? Mi spiego meglio: sei di “sinistra” (qualsiasi cosa voglia ormi dire il termine), ora pensa che dietro Immuni e il suo potenziale di invasione e controllo della tua vita, ci sia Matteo Salvini a capo di una coalizione di centrodestra al 60 per cento Ti piace ancora? Immuni con lo Stato dietro – che può hackerare il telefonino ed estendere ingerenze e controlli a tutti i vostri dispositivi anche con telefono spento – è solo quello che così già rappresenta: la premessa per una tirannide. Ora, iniziate a capirlo? Lo Stato che sa ufficialmente tutto quello che fate H24 significa persone normali, quindi buone o anche pessime, che eserciterebbero un potere coperto dal manto statal-istituzionale – cioè, il potere – e che per questo potrebbero distruggervi in qualsiasi momento per scopi che esuleranno dallo Stato o dalla Sanità, perché se fossero malvagie e voi i malcapitati, è così che andrebbe il mondo.

Ripeto, dietro Immuni c’è lo Stato, e lo stato sono persone con tutti i loro limiti e miserie, compresa la concreta possibilità che magistrati (data un’occhiata al caso di Luca Palamara? Quelli) o funzionari corrotti e disonesti, possano usare le vostre info più personali – anche le più intime e private – per mero, morboso godimento maniacale, e magari ricattarvi o devastare le vostre vite. Vi piace? Se dunque pensate ancora di installare questo cavallo di Troia – “regalo” del Governo filocinese partecipato da Casallegio e associati, multinazionali varie sino alla galassia di Silvio Berlusconi – significa che non siete solo idioti a mio parere, ma dei pazzi proprio, degli incoscienti irresponsabili protagonisti della nascita e diffusione di una neo-barbarie liberticida fondata sulla tirannide digito-sanitaria in pieno stile Big Brother dell’orwelliano 1984.

Ovvero: l’esatto opposto di quello che sono salute in quanto tale (a partire da quella mentale e spirituale); l’esatto contrario di quell’afflato culturale che ha fatto dell’Italia l’Italia e degli italiani. Parlo apertis verbis dell’eretica, spregiudicata, insaziabile voglia di vita e libertà senza paura, nel nome del bello e del vero in quanto tali Campioni ne sono stati “santi, poeti e navigatori” e i loro nomi sono nomi di giganti: Francesco e Chiara d’Assisi, Dante, Giordano Bruno e Galileo Galilei, Raffaello, Leonardo e Michelangelo, Marco Polo e Cristoforo Colombo. E potrei citarne migliaia di altri in un elenco senza fine. Tutti liberi e coraggiosi, eretici e spregiudicati. Titani dell’umanità e del suo canto libero. E perciò italiani veri. No. Un tiranno governa con la paura. Un gregge obbedisce per paura. Un leader e un popolo si aiutano a vicenda governandola la paura, nel nome di quel coraggio di vivere che illumina il mondo e crea le civiltà. La più splendida delle quali ha sempre avuto un solo nome: Italia.


di Andrea Aromatico