Virginia Raggi: la carta sbagliata del M5S per governare Roma

venerdì 23 luglio 2021


La Capitale d’Italia ha anche una distinta norma che le consente addirittura di legiferare e quindi essere a tutti gli effetti parificata al ruolo ed alla funzione di una delle venti Regioni. Questa specifica capacità, prevista dalla nostra Costituzione, la rende davvero forte e, addirittura, capace di interloquire direttamente con il Governo. Tale caratterizzazione, ottenuta solo nella prima decade del 2000, trova ampia motivazione in una serie di fattori che spesso abbiamo sottovalutato e continuiamo a sottovalutare:

– la dimensione territoriale con una superficie di 1287,36 chilometri quadrati è la più vasta d’Italia ed è una delle più estese tra le capitali nazionali ed europee. (Milano 181,8 chilometri quadrati, Napoli 119, Parigi 105, New York 1213, solo Londra la supera con 1572 chilometri quadrati). Ma questi dati territoriali vengono annullati del tutto dalla Città Metropolitana di Roma Capitale: la superficie raggiunge la soglia dei 5.352 chilometri, gli abitanti sono pari a 4.223.342;

– è la capitale del Cattolicesimo e come tale un riferimento sistematico di pellegrinaggi e di incontri internazionali;

– la presenza al suo interno dello Stato Vaticano e quindi con una sostanziale atipicità soprattutto di carattere diplomatico (oltre 110 ambasciate in più rispetto a quelle legate allo Stato italiano);

– il patrimonio artistico, architettonico e culturale; penso che sia utile ricordare un dato che nessuna città al mondo possiede, mi riferisco al numero dei musei che riporto di seguito: 10 musei archeologici, 7 musei moderni, 3 musei contemporanei, 2 musei scientifici, 1 museo regionale, 47 musei statali, musei universitari (18 La Sapienza, 3 Tor Vergata, 2 Roma Tre), 9 musei militari, 21 musei religiosi, 37 musei privati;

– il numero di Università pubbliche e private che riporto di seguito fa parte integrante del patrimonio culturale e formativo della città: Sapienza Università di Roma rappresenta la più prestigiosa ed antica della città, vanta infatti oltre 700 anni di storia e vede iscritti più di 100.000 studenti; l’ateneo di Tor Vergata invece si presenta con 6 facoltà, tra le più importanti troviamo Medicina e Chirurgia, Economia e Scienze matematiche fisiche e naturali; l’Università di Roma Tre è l’ateneo pubblico più giovane della Capitale, essendo nato solo nel 1992; l’Università di Roma Foro Italico è l’unico ateneo in ambito nazionale e tra i pochissimi in quello europeo specializzato nello sport e nell’attività fisica; la Luiss o Libera università internazionale di studi sociali “Guido Carli” è tra gli atenei privati più prestigiosi della Capitale e in generale del nostro Paese; la Lumsa o Libera Università Maria Santissima Assunta, essendo stata aperta nel 1939, rappresenta invece il secondo ateneo cittadino più antico ed è d’ispirazione cattolica; l’Università Cattolica del Sacro Cuore con sede a Roma costituisce uno dei 5 poli nazionali di questa struttura fondata da padre Agostino Gemelli, a cui è connesso anche l’impianto ospedaliero cittadino a lui dedicato.

E poi l’università Campus Bio-Medico di Roma, centro d’avanguardia dove si uniscono strutture d’insegnamento, di ricerca e di assistenza sanitaria; la Libera Università degli Studi San Pio V, conosciuta anche come Unint, è un ateneo privato e giovane, fondato soltanto nel 1996; la Link Campus University è un’Università privata internazionale con corsi di studio strutturati in modo da favorire il più possibile la mobilità di docenti e studenti, grazie ad accordi e convenzioni.

Nell’Urbe e nella sua area metropolitana sono registrate 486.284 imprese pari all’8 per cento del totale di quelle italiane. La Città Eterna si conferma la prima provincia in Italia per numero di imprese negli ultimi anni, prima del Covid. Roma è stata anche la prima provincia nel Paese per aumento, in termini assoluti, del numero di imprese: il saldo tra iscritte e cessate è positivo per 9.924 unità in funzione di 30.815 iscrizioni e 20.891 cessazioni. Ci sono state, dunque, in media, 84 iscrizioni al giorno a fronte di 57 cessazioni. Il tasso di crescita è stato del +2,08 per cento a fronte di una media nazionale del +0,68 per cento.

La Regione Lazio partecipa nella formazione della crescita del Prodotto interno lordo del Paese per una percentuale pari a circa il 10 per cento; all’interno della Regione l’area metropolitana di Roma è presente per oltre l’80 per cento per cui l’area metropolitana partecipa, addirittura, all’8 per cento nella crescita del Pil del Paese.

La città di Roma possiede diversi servizi ferroviari suburbani e metropolitani integrati tariffariamente tra loro che movimentano una media di 373mila passeggeri al giorno. Otto linee sono gestite da Trenitalia, tre da Atac. La rete della metropolitana di Roma è composta da tre linee, per una lunghezza totale di 59,4 chilometri e 73 stazioni, 60 delle quali sotterranee.

Roma è l’unica città italiana a essere citata nella top 20 delle più verdi al mondo, secondo uno studio che ha analizzato le 50 aree urbane più green. Per chiarire quali siano le città più verdi al mondo, la Green Cities Index 2018 propone una top 20, commissionata per Travel Bird, nella quale rientra un’unica città italiana. Lo studio ha posto al vaglio le 50 città più green al mondo. Sono state prese in considerazione le aree naturali, ovvero riserve, boschi e foreste, così come quei polmoni verdi creati artificialmente dall’uomo, come prati, giardini, parchi e campi da golf. A ciò si aggiungono i terreni sfruttati unicamente per la produzione alimentare, come vigneti, frutteti e in generale gli ampi appezzamenti agricoli. Il decimo posto spetta a Roma, con una percentuale di verde cittadino pari al 37.37 per cento. Un ottimo secondo posto invece la Capitale lo conquista alle spalle della sola Reykjavik per le riserve naturali, per un totale di 135 metri per abitante.

L’area metropolitana di Roma si estende su di una superficie di 535.200 ettari (su 1.723.600 centiara del Lazio) pari al 31 per cento del territorio del Lazio. Dal punto di vista orografico il territorio è composto per il 16,2 per cento da montagna, per il 33,3 per cento da pianura e per il 51,5 per cento da collina. Il territorio quindi prevalentemente collinare è percorso da quattro fiumi (Tevere, Aniene, Arrone, Sacco) per una lunghezza complessiva di 255 chilometri di percorso e 7 laghi per una superficie di 68,39 chilometri quadrati. L’area di Roma è al centro della Campagna Romana che si unisce a nord con la Maremma Laziale e al Sud con la Pianura Pontina. In termini assoluti, la provincia di Roma si pone al terzo posto fra le province metropolitane come dimensione del valore aggiunto prodotto nel settore primario sul valore aggiunto complessivo.

Nell’area metropolitana romana, nell’ultimo censimento generale dell’agricoltura, sono state rilevate complessivamente 21.631 aziende agricole, zootecniche e forestali, dotate di una superficie agricola complessiva pari a 249.124,01 ettari di superficie tra i quali soltanto 175.977,9 (il 71 per cento) utilizzati per le attività agricole (Superficie agricola utilizzata-Sau). Dai tre censimenti precedenti (1982, 1990, 2000) ad oggi il numero delle aziende agricole è progressivamente diminuito nel tempo. Dal 1982 al 2010 si rilevano infatti -52.158 aziende pari ad un -71 per cento. Lo stesso trend decrescente interessa anche la superficie agricola. Dal 1982 questa è diminuita del 58 per cento passando da 379.746,3 ettari a 175.977,9.

A 30 chilometri da Roma c’è l’aeroporto Leonardo da Vinci. È insieme a Malpensa uno dei due scali continentali del Paese. Con oltre 45 milioni di passeggeri nel 2019 rappresenta il primo aeroporto italiano per numero di passeggeri ed è secondo per il traffico merci con 199mila tonnellate. Assieme all’aeroporto di Ciampino forma il sistema aeroportuale di Roma con oltre 50 milioni di passeggeri annui (2019) vale a dire il maggiore in Italia e tra i più grandi in Europa.

Potrei continuare ad elencare cosa sia, cosa contenga questa nostra Capitale. Mi fermo qui, perché penso questo analitico elenco sia sufficiente per amplificare un comune e diffuso interrogativo: cosa c’entrava cinque anni fa Virginia Raggi quando fu proposta dal Movimento 5 Stelle a ricoprire il ruolo di sindaco di Roma e cosa c’entra oggi, dopo l’assurda esperienza dei trascorsi cinque anni in cui ha praticamente distrutto, in modo irreversibile, questo patrimonio dell’umanità.

(*) Tratto dalle Stanze di Ercole


di Ercole Incalza (*)