Il J’Accuse di Bonomi: “I partiti stanno assediando il premier”

“Con la manovra stanno dando l’assalto alla diligenza, ognuno dà battaglia per la sua bandierina”. Con il suo J’Accuse, Carlo Bonomi attacca i partiti. “Il premier Draghi – sottolinea il presidente di Confindustria – sa cosa serve al Paese per crescere. I partiti, invece, non l’hanno ancora capito”. La critica di Bonomi viene pubblicata sul Corriere della Sera, a commento della manovra. “Siamo sicuri – afferma – che il governo sappia bene ciò che va fatto, ma i partiti lo assediano”.

E così, “un partito dà battaglia per le pensioni, un altro per il reddito di cittadinanza, un terzo per qualcos’altro ancora”, prosegue il leader degli industriali. “La sensazione – dichiara Bonomi – è che ancora oggi i partiti non abbiano capito che bisogna concentrare le risorse sulla crescita e sulla produttività”. Il presidente di Confindustria ha “l’impressione che non venga permesso al governo Draghi di fare quello che il premier ha sempre detto che serve all’Italia: tecnologia, produttività e crescita”.

Per Bonomi, il reddito di cittadinanza “va cambiato, perché non intercetta gli indigenti del Nord e disincentiva tanti anche al Sud dal cercare lavoro nell’economia ufficiale”. E poi, sulle pensioni, “non mettiamoci a giocare con le quote 100, 102 o 104, pubblico sì, privato no. Così si sprecano risorse”.

Aggiornato il 21 ottobre 2021 alle ore 12:46