Pensioni: Governo-sindacati, incontro sulla riforma

Donne, flessibilità, giovani, previdenza complementare: faccia a faccia a trecentosessanta gradi tra i sindacati e il Governo sulla riforma delle pensioni. È stato stilato, a tal proposito, il cronoprogramma che andrà avanti sino al 7 febbraio. Prossimo appuntamento in agenda il 20 gennaio.

Le parole del ministro Orlando

Nel tavolo di confronto di ieri Andrea Orlando, ministro del Lavoro, ha parlato di una prosecuzione di quanto impostato “con il metodo del dialogo sociale e che deve portare in tempi relativamente brevi ad interventi di riforma”. Non solo: “Il primo tema è relativo alla questione della flessibilità legata alla natura contributiva e all’equilibrio finanziario del sistema che deve tenere conto delle diverse aspettative di vita, delle caratteristiche del lavoro, del lavoro di cura e domestico delle donne. Il secondo, è quello della prospettiva del sistema: cosa succede a una larga fascia di lavoratori, non solo giovani, che per una serie di fattori, la discontinuità dell’attività lavorativa, la mancata crescita dei salari, arriverà all’età della pensione con pensioni che rischiano di non essere adeguate. La terza questione è quella relativa al funzionamento del sistema integrativo e complementare”.

I sindacati

Pierpaolo Bombardieri, segretario della Uil, ha detto: “Abbiamo iniziato a entrare nel merito delle questioni e chiarito che nessuno pensa di cambiare il sistema contributivo ma bisogna intervenire sul alcuni aspetti del sistema, dai giovani alle donne, dalla flessibilità in uscita alla previdenza complementare e tenere in considerazione i lavori gravosi perché non tutti i lavori sono uguali. Ci misureremo dunque sulla compatibilità sociale e su quella economica”. Luigi Sbarra, leader della Cisl, ha puntualizzato: “Un incontro importante, che dopo il vertice del 20 dicembre entra nel vivo della riforma previdenziale. L’obiettivo è cambiare e trasformare il sistema pensionistico, conferendo maggiore sostenibilità sociale, tanta inclusività soprattutto per giovani e donne, più flessibilità e stabilità”. E poi: “Bisogna assicurare assegni dignitosi a ragazze e ragazzi incastrati in percorsi lavorativi frammentati ma anche riconoscere a chi ha dato il proprio contributo la libertà di uscire prima dal circuito produttivo, partendo dal presupposto che i lavori non sono tutti uguali”. Roberto Ghiselli, segretario confederale della Cgil, ha riferito che si è trattato di “un incontro utile anche se interlocutorio. È importante che il Governo abbia confermato l’intenzione di confrontarsi con l’obiettivo di arrivare a una riforma previdenziale che dia stabilità al sistema e che cambi l’attuale impianto, nell’ambito di un percorso che conferma l’approdo a un sistema contributivo”.

Aggiornato il 13 gennaio 2022 alle ore 13:44