Le donne al centro dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite

Si sono svolti i lavori dell’importante iniziativa convegnistica intitolata “Storie di Donne che aprono la strada verso il riequilibrio di genere”, che ha analizzato e diffuso la storia delle eccellenze al femminile, approfondendo la visione delle donne che si distinguono per merito e per l’alta specializzazione professionale nel ruolo che svolgono. Presso la Corte Suprema di Cassazione, l’Associazione 7 Colonne e l’Associazione Tutti Europa ventitrenta hanno organizzato l’importante appuntamento con l’obiettivo di studiare e far conoscere le eccellenze femminili italiane che si sono distinte nei loro campi favorendo, al contempo, la partecipazione sociale e la diffusione delle migliori pratiche ad altre donne, per riequilibrare un sistema sociale attuale ricco di ostacoli strutturali per le imprenditrici, le dirigenti e le libere professioniste.

Il dibattito ha visto la partecipazione di importanti relatrici e talenti femminili, che hanno richiamato l’attenzione sulla necessità di implementare e sviluppare politiche atte a superare gli ostacoli strutturali che le donne continuano ad incontrare, facendo conoscere dei modelli di riferimento al femminile che giocano un ruolo importante nell’attualità sociale, economica e politica. Un approfondimento importante che ha analizzato anche il ruolo della donna nei processi di pace e il ruolo della donna nell’associazionismo e nelle attività internazionali, con uno sguardo alle protagoniste impegnate nell’affermazione dei principi e degli obiettivi dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite. Durante il Panel dedicato alle “Esperienze”, è stata invitata quale relatrice d’eccellenza l’imprenditrice Sabrina Zuccalà, presidente dell’innovativa società 4ward360 che si occupa di produzione e progettazione di formulati in nanotecnologia, che ha relazionato, tra le altre, insieme ad Adelaide Amendola, presidente e titolare della Sesta Sezione Civile della Corte Suprema di Cassazione; Irma Conti, consigliere dell’Ordine degli Avvocati di Roma e presidente Adgi; Paola Balducci, avvocato e docente presso la Luiss, già componente laico del Consiglio superiore della magistratura e Sveva Avveduto, ricercatrice del Cnr e capo delegazione italiana W20.

Nel corso del panel, che ha approfondito anche il mondo dell’innovazione e dello sviluppo sostenibile e democratico secondo un’ottica di genere, l’imprenditrice Sabrina Zuccalà ha indicato un percorso per avviare azioni di analisi, monitoraggio e dialogo e lavorare alla costituzione di un’Associazione “Donne per l’Agenda 2030”, che può divenire “il punto di partenza per un impegno politico e sociale delle Donne che diventano protagoniste e agenti di cambiamento grazie ai punti programmatici e alle concrete proposte politiche internazionali provenienti dall’Agenda 2030 e dagli obiettivi di sviluppo sostenibile”, ha concluso l’imprenditrice, rilanciando un nuovo appuntamento per la stesura e la progettazione della nuova Associazione.

Vi è la consapevolezza, grazie anche all’attivismo di donne imprenditrici come Sabrina Zuccalà, impegnate nell’innovazione dei processi economici e sociali della nostra attualità, che un percorso di sostenibilità ambientale non può prescindere da concrete iniziative politiche volte a rimuovere le gravissime discriminazioni economiche, giuridiche, sociali e culturali che ancora sussistono tra uomini e donne e giovani donne. Al centro del tema politico del futuro ritroveremo l’equa redistribuzione delle risorse e la buona governance a livello globale.

Tra le organizzatrici dell’evento, Silvia Sticca, vicepresidente dell’Associazione 7 Colonne, ha richiamato l’attenzione sull’importanza della legalità e della cultura giuridica per le donne: “Legalità, responsabilità, etica e trasparenza sono principi fondamentali per rendere più sostenibile lo sviluppo e creare società più giuste e inclusive, fondate su istituzioni solide, aperte alla partecipazione dei cittadini, come stabilito dal Goal 16 dall’Agenda Onu 2030. Un cambiamento che si alimenta con la condivisione delle esperienze e delle buone pratiche scaturite dal lavoro sul campo, sui territori. Un processo virtuoso che necessita dell’impegno civile e sociale della comunità tutta soprattutto delle Donne nello spirito di cooperazione anche internazionale e di solidarietà”.

Un evento di particolare importanza per rimarcare il ruolo delle donne nella concretizzazione dei punti dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite.

Aggiornato il 07 luglio 2022 alle ore 10:27