“No al delirio eco-chic” a Roma: il popolo anti Ztl scende in piazza

La pioggia caduta sulla Capitale non ha fermato il diluvio di proteste che si è abbattuto in piazza del Campidoglio, dove è piombato il popolo anti Ztl Fascia Verde. Cittadini, comitati, forze politiche – dal centrodestra con il capogruppo capitolino leghista, Fabrizio Santori ad Azione, rappresentata dal consigliere Francesco Carpano – e un coro unanime che si è levato sulla Città eterna. Questo il resoconto di un mercoledì 10 maggio dove è stato chiesto un passo indietro al sindaco Roberto Gualtieri in merito al provvedimento per i divieti alla circolazione che dovrebbero entrare in vigore dal novembre del 2023.

Tanti gli striscioni apparsi ieri. “Smettetela di sperperare i nostri soldi”, “Pd-Partito dei ricchi”, “No al delirio eco-chic di Gualtieri, sì ai mezzi pubblici efficienti e sicuri”, “Gualtieri non puoi ghettizzare i romani”. Qualche ora prima, il primo cittadino – probabilmente – aveva cercato di gettare acqua sul fuoco. Intervenuto nella trasmissione televisiva Omnibus, ha sostenuto: “Stiamo lavorando h24, e ho scritto anche al presidente Rocca (governatore della Regione Lazio, ndr), per rivedere la delibera ed evitare che ci sia un colpo sulle persone. Non voglio anticipare i risultati di questa revisione, che sarà significativa, ma voglio dire alle persone di stare tranquille, farci lavorare e darci tempo di proporre questi cambiamenti che saranno significativi”. Non solo: “È stato detto per esempio che il gpl non potrà circolare, e non è vero: potrà circolare. Ho chiesto inoltre a tutti gli uffici tecnici che fanno le misurazioni di rivedere il modello e di fare qualcosa che non scarichi un costo non sostenibile sulle famiglie, e assicuro che lo faremo”.

La rabbia in piazza, però, era palpabile, tra i fischi e il coro “la ztl non la vogliamo. Venduti”. Vista la situazione, il Campidoglio ha deciso di accogliere una delegazione dei comitati. Tra gli altri era presente Santori, promotore di una petizione on-line che ha superato le 80mila firme. E che ha rivelato: “Una vittoria. La delibera verrà sospesa. Ma non c’è ancora nessun atto, sono solo parole al momento”. Nei giorni scorsi, tra i banchi del parlamentino del Municipio XV dove era in corso un Consiglio straordinario sulla Ztl Fascia Verde, l’assessore comunale alla Mobilità, Eugenio Patanè, ha detto: “Siamo d’accordo a modificare la delibera”.

Il Comune, per la cronaca, ha inviato una lettera alla Regione Lazio per l’istituzione di un tavolo tecnico per modificare la delibera. Anche perché rimostranze sono arrivate anche dalle forze e dai territori “vicini” all’attuale maggioranza capitolina. Da segnalare, inoltre, che il gruppo capitolino di Fratelli d’Italia, come ricordato dal consigliere, Federico Rocca, “ha presentato la nostra proposta di delibera per chiedere l’immediata revoca del provvedimento che istituisce la nuova Ztl Fascia Verde e ulteriori limitazioni per i cittadini. La giunta Gualtieri vuole attuare un provvedimento iniquo, vessatorio e penalizzante senza aver fatto nulla per migliorare la mobilità e il tpl di Roma”. Sempre Rocca ai taccuini de L’Opinione: “È un provvedimento vessatorio. Fra mille azioni da intraprendere Gualtieri ha scelto dal mazzo la strada che penalizza i cittadini, mentre il piano della qualità dell’aria prevede una serie di misure per andare incontro all’abbassamento delle polveri sottili. Per questo diciamo di sospendere subito il provvedimento e di ragionare su soluzioni attuabili. Va ricordato – ha precisato – che abbiamo superato il livello di polveri sottili durante il lockdown, quando le auto non circolavano. Quindi il problema, forse, è altrove. A Roma un’alternativa non c’è: il servizio di trasporto pubblico è insufficiente, così si scarica tutto sulle spalle dei cittadini. Se vogliono aprire una interlocuzione con la Regione lo facessero, ma non a mezzo stampa. Su altri provvedimenti hanno tirato dritto. Qui invece, dopo poche ore, si sono detti disponibili a rivedere il provvedimento. Perché hanno capito che rischiano di finire contro un muro”.

LE POSSIBILI MODIFICHE

Le lancette dell’orologio corrono veloci. L’Amministrazione, così, cercherà di correre ai ripari. Diverse, adesso, le ipotesi al vaglio, come lo slittamento del divieto di circolazione per gli euro 4 diesel e gli incentivi alle fasce più deboli. Tra le altre cose, non è escluso un carnet di ingressi da utilizzare per i veicoli che non potranno più accedere alla Ztl. Senza dimenticare l’idea sulla falsa riga del Move-in sperimentato a Milano, ovvero l’installazione di una scatola all’interno del veicolo per tracciare gli spostamenti e poi scalare i chilometri percorsi fino a esaurimento del bonus.

LA ZTL FASCIA VERDE

Il punto della discordia è cominciato nel momento cui, lo scorso novembre, la giunta Gualtieri ha dato il via al progetto antinquinamento per Roma, bloccando i veicoli diesel euro 3 nella Fascia Verde, per poi allargare i divieti da novembre di quest’anno. Ad aprile è iniziata l’installazione dei varchi con telecamere, per scovare i veicoli a cui non sarà vietato l’ingresso in alcune aree della città. Da novembre del 2023, in sostanza, tutta la Fascia Verde sarà out ad auto vecchie e inquinanti. E il divieto riguarderebbe pure i residenti della zona.

Secondo quanto indicato in prima battuta dal Comune, i varchi saranno attivi dal prossimo ottobre: dopo un mese di assestamento, da novembre partiranno le sanzioni per chi metterà piede nella Fascia Verde con veicoli a gasolio euro 4 nella fascia oraria 7,30-20,30, ai veicoli commerciali N1, N2, N3 alimentati a gasolio euro 4 nella fascia oraria 7,30-10,30/16.30-20.30 e ai ciclomotori e motoveicoli alimentati a gasolio euro 3. Dal primo novembre 2024, tra l’altro, vietato l’ingresso in fascia verde, esclusa la domenica, pure ai veicoli a benzina euro 3 e ai diesel euro 5 nella fascia oraria 7,30-20,30, mentre i veicoli commerciali N1, N2, N3 alimentati a gasolio euro 5 nella fascia oraria 7,30-10,30/16,30-20,30.

In molti hanno sottolineato che il provvedimento andrebbe a gravare sulle periferie e sulle fasce più disagiate. Ma, in generale, verrebbe limitata la mobilità dei romani, a fronte di un servizio di trasporto pubblico al momento insufficiente. L’aria che tira, inquinamento a parte, non è delle migliori. Gli striscioni di ieri lo hanno dimostrato. 

Fabrizio Santori, all’Opinione, ha affermato: “Il sindaco è assediato dai cittadini, dalle opposizioni e anche dalle forze politicamente a lui vicine. Tutto ciò è accaduto – ha proseguito – perché siamo arrivati all’assurdo. La sinistra che ama i poveri, alle fine, li crea. E con questo provvedimento colpisce le fasce deboli. Perché l’inquinamento finisce sulle spalle dei cittadini, costretti a cambiare i propri veicoli. Cosa che invece non devono fare, per esempio, Atac, Ama o corpi diplomatici”.

L’esponente leghista ha continuato: “Gualtieri ha creato la Fascia Verde più grande d’Europa. La giunta, ieri, ha tentato di smorzare la protesta, annunciando che la delibera vecchia sarà sostituita da una nuova. Ricordo che solo ieri c’è stato un tavolo di confronto con i comitati. A dimostrazione che questa è una dittatura green”.

“Vogliamo vedere i fatti – ha terminato – per ora abbiamo solo parole. Siamo davanti a un giudizio sospeso, a un contesto dove tutto rimane nell’oblio. Siamo pronti a una nuova mobilitazione, siamo in contatto con i comitati e con un pool avvocati, nel caso in cui dovessero esserci i presupposti per presentare il ricorso eventuali per fare ricorso alla nuova delibera”.

Aggiornato il 11 maggio 2023 alle ore 15:30