Amministrative: quattro città al centrodestra, raffica di ballottaggi

Ognuno fa i conti in casa propria. E tira le somme. I dati, oggettivi, vedono quattro città dove trionfa il centrodestra, due in cui il centrosinistra issa la propria bandierina, sette che attendono il responso del ballottaggio (28 e 29 maggio). Nel mezzo il calo dell’affluenza alle urne, ormai proverbiale: al voto il 59 per cento degli aventi diritto (6,3 milioni di elettori), due punti percentuali in meno rispetto alla “puntata” precedente. Si chiude così la due giorni delle Amministrative (595 Comuni, 13 capoluoghi). Una mappa dei sindaci definitiva, come detto, ancora non c’è. Ma un primo bilancio è comunque fattibile.

L’alleanza tra Partito Democratico e Movimento Cinque Stelle non balla. Il centrosinistra mantiene Brescia (Laura Castelletti, primo sindaco donna) e Teramo (confermato il primo cittadino, Gianguido D’Alberto). Il centrodestra, invece, porta a casa Treviso (Mario Conte conserva la fascia tricolore), Imperia (ancora un successo per Claudio Scajola, con il 62,97 per cento delle preferenze), Latina (vittoria per Matilde Celentano con il 70,68 per cento, pure lei primo sindaco donna nella storia della città) e Sondrio (podio più alto per Marco Scaramellini).

Al ballottaggio andranno Ancona (Daniele Silvetti del centrodestra – in vantaggio al primo turno – e Ida Simonella sostenuta da Pd e Terzo Polo), Brindisi (il candidato del centrodestra Pino Marchionna – avanti al primo turno – contro Roberto Fusco, sostenuto dal centrosinistra e dal M5S), Massa (il sindaco uscente Francesco Persiani – appoggiato da Lega, Forza Italia e liste civiche – nonostante il vantaggio dovrà vedersela con il candidato del Pd e dell’Alleanza Verdi Sinistra, Enzo Ricci), Siena (Nicoletta Fabio del centrodestra chiude avanti di qualche punto su Anna Ferretti di Pd e Sinistra Italiana), Terni (faccia a faccia tra il candidato del centrodestra Orlando Masselli e Stefano Bandecchi, sostenuto da Alleanza Popolare e da alcune liste civiche. Il duo Pd-M5S escluso al primo turno), Vicenza (braccio di ferro tra Francesco Rucco del centrodestra e il candidato del centrosinistra, Giacomo Possamai), Pisa (il candidato sindaco del centrodestra Michele Conti chiude di pochissimo sotto la soglia del 50 per cento+1. Al secondo turno se la vedrà con Paolo Martinelli, candidato di Pd e M5S).

Nonostante tutto, il Pd è fiducioso. Davide Baruffi, responsabile dem per gli Enti locali, afferma: “Sono poche le conferme del primo turno e molti gli scontri diretti che si giocheranno tra due settimane”. Di altro avviso Giovanni Donzelli, responsabile dell’organizzazione di Fratelli d’Italia, che parla di “netta vittoria del centrodestra”. Un centrodestra che “continua il suo cammino e ottiene consensi anche mesi dopo le Politiche, anzi avanza” rileva al Corriere della Sera. Aggiungendo: “Sono molti i Comuni piccoli dove vinciamo che prima erano governati dalla sinistra. Potrei citarne alcuni, da quelli toscani a me cari, come Poggio a Caiano, ad alcuni veneti come San Donà di Piave. Sono segnali che il Governo e la maggioranza convincono e che uniti sono forti”.

Matteo Salvini è a sua volta soddisfatto “per la netta crescita della Lega sia in termini di voti che di sindaci e consiglieri eletti”. Stessa musica per Antonio Tajani, coordinatore nazionale di Forza Italia: “Il centrodestra vince in capoluoghi importanti come Latina, Sondrio, Imperia e Treviso. Congratulazioni ai sindaci eletti. Lavoriamo per vincere i ballottaggi, a cominciare da Ancona, dove il nostro Daniele Silvetti può conquistare il Governo della città dopo 30 anni di amministrazione della sinistra”.

Male il Movimento Cinque Stelle (supera il 5 per cento dei voti solo a Terni e Brindisi), annaspa il Terzo Polo. Comunque, il leader di Azione, Carlo Calenda, rimarca il risultato di Brescia: “Felicissimo per Laura Castelletti e per il risultato ottimo (e decisivo per la vittoria) della nostra lista”. Chi si accontenta, gode.

Aggiornato il 17 maggio 2023 alle ore 09:31