Meloni e l’incontro con i sindacati di Polizia

Ha detto che c’è un clima che non le piace. Con gli attacchi che vanno a colpire l’Esecutivo. Il tutto in un anno non casuale, quello della presidenza del G7. Questo un passaggio di quanto espresso dalla presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, nell’incontro con i sindacati di Polizia.

Enzo Letizia, segretario dell’Associazione nazionale funzionari di polizia e Giuseppe Tiani, segretario generale del Siap, in una nota hanno sottolineato che la premier ha mostrato “tutta la sua vicinanza per il disagio che stanno vivendo le donne e gli uomini delle forze di polizia a seguito delle polemiche strumentali ed ingiuste che li hanno investiti a seguito degli scontri in ordine pubblico tra polizia e manifestanti dello scorso 23 febbraio, alla quale – hanno proseguito – nel ribadire che la polizia è democratica e fedele interprete della libertà di manifestare come sancito dall’articolo 17 della Costituzione, sono stati richiesti interventi normativi sia per tutelare il personale di polizia sia per sanzionare in modo mirato i violenti nelle manifestazioni mutuando l’esperienza positiva contro la violenza negli stadi”.

Il segretario generale del sindacato di Polizia Coisp, Domenico Pianese, che ha consegnato una lettera a Meloni e al ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, ha ammesso: “Abbiamo molto apprezzato l’approvazione in Consiglio dei ministri, lo scorso 16 novembre, di tre disegni di legge che intervengono in materia di prevenzione e contrasto al terrorismo e alla criminalità organizzata, beni sequestrati e confiscati, controlli di Polizia e sicurezza urbana, che introducono norme a tutela del personale delle Forze dell’ordine. Alla luce di quanto accaduto a Firenze, Pisa, Torino e in tante altre città negli ultimi giorni – è andato avanti – crediamo sia necessario intervenire ulteriormente per una reale tutela nei confronti dei poliziotti e del personale delle Forze dell’ordine, che quotidianamente si ritrovano a fronteggiare le pilotate esuberanze di chi non comprende che il dissenso può e deve essere manifestato nel rispetto delle leggi”.

E ha aggiunto: “Servono, oggi più che mai pene che riescano a scoraggiare coloro che, nelle manifestazioni, si riuniscono con l’intento di scagliarsi contro chi si occupa di garantire l’ordine pubblico. Chiediamo, quindi, che le sanzioni previste per gli illeciti commessi durante le manifestazioni sportive vengano ulteriormente incrementate, che si preveda l’impossibilità di far valere esimenti e circostanze attenuanti per tutti i reati compiuti ai nostri danni e che si statuisca che al mancato preavviso di una pubblica manifestazione conseguano importanti punizioni qualora si dia ugualmente corso alla manifestazione stessa”. Senza dimenticare una ulteriore richiesta, cioè “che vi siano sanzioni amministrative per tutti i partecipanti, maggiorenni e minorenni, e non solo per i promotori o per chi prende la parola. Non può più passare l’idea che sia possibile aggredire, minacciare e offendere un poliziotto senza che ci siano conseguenze. Non invochiamo impunità, ma neanche può essere consentita l’impunità a chi ci aggredisce, ferisce e offende”.

Aggiornato il 07 marzo 2024 alle ore 15:16