Il turismo 4.0 tra innovazione e formazione

L’emergere della pandemia internazionale ha ridisegnato lo scenario di interi settori economici della nostra Penisola e del Mediterraneo. Come evidenziato da numerosi analisti, tra i dipartimenti economici più colpiti vi è quello del turismo. Il primo effetto di tale dinamiche, che emerge con prepotenza, è che fare i “turisti classici” non è assolutamente necessario. Il turismo, oramai, settore fondamentale della nostra economia, è imprevedibilmente assegnato agli umori e alle ansie diffuse per il mondo.

Tali tematiche sono state al centro di un dibattito online organizzato con la collaborazione della Malta Tourism Authority e intitolato “Un viaggio oltre i confini. Mappe mentali, nuovi orizzonti e vecchi bisogni”, con una relazione dello psicologo Massimo Bustreo. “Oggi la parola “confine” si carica di ulteriori significati rispetto a quelli ai quali eravamo abituati a pensarla e a viverla nelle dinamiche turistiche. Si aggiungono emozioni e timori di cui non si era avuta esperienza e aspettative di cui ancora si fatica a vedere una realizzazione. La condizione presente chiede a ogni professionista di fare i conti con i propri schemi mentali prima ancora che con l’analisi di cosa sta accadendo dentro e fuori i nostri territori lavorativi”, ha dichiarato lo psicologo Bustreo durante i lavori. Inoltre , la direttrice della Malta Tourism Authority, Ester Tamasi, ha introdotto i lavori facendo comprendere l’importanza di ripensare ad un nuovo turismo 4.0: “Vogliamo dare un messaggio positivo ai nostri partner e ai clienti, far capire loro che ci siamo, siamo qui e vicini e insieme possiamo tornare a fare grandi cose, sicuramente in un nuovo contesto”.

La novità è che anche da remoto è possibile scoprire Malta, creando il programma del prossimo evento aziendale in un contesto completamente ripensato, coniugando esperienze e sensazioni con il piacere della scoperta e delle opportunità del digitale.

Le nostre vite stanno cambiando e stiamo ripensando il nostro modo di vivere, consumare e viaggiare. Una nuova sensibilità sta emergendo e sta condizionando consumi e mercati, compreso quello dell’ospitalità. Il Turismo 4.0 non può essere ricondotto semplicemente all’introduzione della tecnologia nel “viaggio”, elemento che comunque risulta estremamente importante, bensì può essere parte integrante di esso, insieme alle destinazioni e ai viaggiatori.

Gamification, Realtà Aumentata, Chat Bot, AI e Blockchain stanno dando un forte impulso all’industria turistica e tali fattori sicuramente prenderanno sempre più campo, senza tuttavia eliminare l’unica esigenza che spinge le persone a spostarsi, ovvero, provare nuove esperienze.

Il futuro del turismo sarà sempre più legato alle sensazioni e sempre più Local. Il turismo, che fa grandi numeri viene da una domanda del tutto diversa da quella di chi si muove per conoscere i territori. I promotori del turismo slow e dei piccoli numeri, consapevole, responsabile, mirato, esperienziale, culturalmente approfondito, informato e spalmato sul territorio possono pensare a come emergere in questo periodo.

Anche la formazione diviene e il lavoro in smart working concede di poter approfondire ulteriormente le opportunità del rapporto tra esperienza, digitale e nuove visioni del turismo, attraverso corsi di formazione e web-binar di approfondimento.

La formazione diviene centrale per concepire un nuovo turismo 4.0. Come sostenuto da Caterina Passariello, Head of Institute della Mediterranean Academy of Culture, Technologies and Trade di Malta, che in merito al legame tra formazione e turismo 4.0 ha dichiarato: “La promozione turistica necessita di competenze e aggiornamenti continui per restare al passo con le opportunità offerte dalla tecnologia e l’evoluzione dei nostri tempi. Malta è arrivata sempre puntuale all’appuntamento con i cambiamenti e le novità, e anche in questo periodo di totale blackout per il turismo sta preparando con entusiasmo il proprio rilancio post-emergenza. Come istituto di formazione, Mactt rivolgerà sempre la sua attenzione a proposte di training da costruire e rilanciare per chi vorrà investire sulle proprie competenze, da costruire su misura intorno alle nuove esigenze dei consumatori e ai nuovi modelli di sviluppo, anche in ambito turistico”.

Il futuro del turismo, la configurazione di nuove proposte di turismo 4.0, vede e vedrà l’emergere di nuove figure professionali che siano in grado di innescare processi psicologici ai consumatori/clienti, consentire alle persone di accedere, e quindi vivere, una destinazione o un’attività attraverso l’uso della tecnologia, ampliandone la percezione e arricchendone l’esperienza. Una visione che genera nuove proposte occupazionali, con nuove figure professionali e che darà vita all’idea di nuove agenzie turistiche legate sempre più alla tecnologia e alla promozione di una sana e vivace comunicazione.

Una riconfigurazione del ruolo di agente turistico, una digitalizzazione e una preparazione tecnologica adeguata che affianchi le classiche agenzie e, nuovamente, la formazione in tale settore torna ad essere centrale e predominante per non restare indietro sulla scena concorrenziale internazionale del settore.

Aggiornato il 16 aprile 2020 alle ore 12:29