Porti e ambiente: informare con attenzione

Si è svolto, in modalità on-line, un interessante evento promosso dalla Regione Liguria, da Arpal (Agenzia regionale politiche attive del lavoro) e dall’Università di Genova in collaborazione con Liguria Ricerche e l’Ordine dei giornalisti, interamente dedicato ad alcune delle tematiche più attuali del rapporto tra città e porto, l’inquinamento atmosferico e il rumore portuale, e alle soluzioni esistenti. Problematiche e tematiche della vita della cittadinanza portuale al centro del dibattito sia sui media tradizionali che sui social network, che spesso vengono affrontate sull’onda emotiva del momento, ma la cui reale comprensione necessita di strumenti di conoscenza tutt’altro che semplici.

Grazie al contributo di esperti di qualità dell’aria, di rumore, di Gnl (Gas naturale liquefatto) e di Cold Ironing e con il supporto di alcuni giornalisti, sono stati forniti elementi essenziali per l’interpretazione di una realtà estremamente complessa da un punto di vista ambientale ed economico. Un evento strutturato grazie alla sinergia di cinque progetti finanziati dal Programma di cooperazione transfrontaliera Italia-Francia marittimo, tutti dedicati ai porti e all’ambiente: Aer Nostrum, Rumble, Report Promo Gnl e Signal.

Il valore aggiunto dal Sistema nazionale per la protezione dell’ambiente è quello di mettere in relazione grandi professionalità specializzate in argomenti complicatissimi, collegando al rispetto dei dettami normativi su una materia relativamente giovane come quella ambientale, l’interesse alla sostenibilità del Paese. Ripartire nel segno dell’ambiente, significa avere presente lo scenario complessivo in cui ci si muove, senza per questo dimenticare l’importanza della singola azione.

Machine learning e intelligenza artificiale, space economy guidata da Copernicus e modellistica ad alta risoluzione, reti di monitoraggio in tempo reale, controlli e analisi su inquinanti emergenti, risposte sistematiche e costanti a situazioni di emergenza sono una realtà da valorizzare. La comunicazione risulta essere particolarmente importante per mediare tra il mondo tecnico della gestione portuale e il grande pubblico. La comunicazione ambientale legata ad un porto è l’insieme di tutte le attività che un sistema portuale può proporre al pubblico, un messaggio di “tipo emozionale” che trasmette l’importanza del rapporto intrinseco che esiste tra il tessuto cittadino e le attività portuali.

Pur evidenziando le variegate differenze tra i porti, definire una visione comune del settore portuale sulla sostenibilità ambientale, promuovere gli sforzi delle autorità portuali europee nel campo della gestione ambientale, dimostra i progressi compiuti dal settore nel tempo, fornisce orientamenti per i porti nello stabilire e sviluppare ulteriormente i loro programmi di gestione ambientale, evidenzia le principali sfide ambientali che i porti affrontano e dimostra opzioni di risposta, sviluppate con un approccio comune verso un’azione responsabile, nel rispetto della diversità dei porti.

Inoltre, il rumore portuale e il suo impatto sulle persone è un tema complesso sia dal punto di vista tecnico (individuazione e caratterizzazione delle sorgenti, modellizzazione della propagazione sonora, definizione di idonei sistemi di monitoraggio, soluzioni tecnico procedurali per i risanamenti) che per quanto riguarda l’approccio normativo e gli strumenti la che la stessa legislazione mette a disposizione sia a livello locale, nazionale ed europeo.

Altra tematica di estremo interesse per una regione che vive di portualità avanzata e tutela ambientale è quella del Gas naturale liquefatto (Gnl). Il Gnl e la tecnologia della liquefazione permettono di ridurre il volume del gas di circa 600 volte rispetto alle condizioni standard. Il trasporto e lo stoccaggio delle enormi quantità di energia possono avvenire a grande distanza e in spazi molto ridotti. Il trasporto del Gnl dal luogo di produzione di solito avviene via mare, grazie a navi dette metaniere, in cui il Gnl rimane in fase liquida a temperature criogeniche. Una volta arrivato a destinazione, il gas naturale liquefatto, prima di essere immesso nella rete del paese consumatore, deve essere rigassificato.

Le piattaforme in cui avviene la rigassificazione possono essere offshore (in alto mare) oppure onshore (impianti costruiti sulla terra ferma, di solito non lontano dai porti dove attraccano le metaniere, e costruiti in fondo a moli molto lunghi per evitare danni in caso di incidenti). Il principale Paese produttore è il Qatar, seguito da Malesia, Australia, Indonesia, Trinidad e Russia. Invece, i maggiori Paesi consumatori sono Giappone, Corea del Sud, Cina, India, Taiwan e Spagna. Anche l’Italia è un Paese consumatore di Gnl e può contare su rigassificatori come quello di Panigaglia situato a Portovenere (La Spezia), o quello in progetto a Gioia Tauro.

Aggiornato il 17 marzo 2021 alle ore 14:43