Verso la natura innaturale

Siamo in una rinnovata cacciata dalla condizione in cui abbiamo vissuto da migliaia e migliaia di anni. La Terra ci abbandona, anzi: noi la abbandoniamo. Non per voli nello spazio, che avverranno, non per la colonizzazione dello spazio, che avverrà. Ma per scopi così degradatamente utilitaristici. Al dunque: il mercato sta imponendo la merce universale e l’uomo universale. Dopo la sciagurata vicenda di Adamo ed Eva che persero il Paradiso terrestre, noi perdiamo la Terra. Cosa diverremo forse non lo sa neanche Dio, come supponevano i saggissimi Vedici.

Sesso e cibo indifferenziato, uomo mondializzato, merce universalizzata, mercato planetario. La faccenda è semplice, nella sua degenerazione. Se io dispongo di una merce localistica, suscitata da secoli di sperimentazioni, che è gradita assai da un popolo, quella merce è limitata nella sua diffusione, a meno che io non tenti di universalizzare il prodotto locale. Ma se io invece di universalizzare un prodotto locale creo un prodotto neutro – buono per tutti e per nessuno – e contemporaneamente cerco di rendere l’uomo neutro, né maschio né femmina, né amante della carne o dei vegetali, né cattolico, né musulmano, né italiano né nigeriano, posso collocare la mia merce neutra alla persona neutra. Posso vendere i grilli in Toscana, le bistecche (false) in India. Anzi, meglio: un prodotto che non è né carne né pesce, né niente per un individuo che non è né uomo, né donna, né carnivoro, né erbivoro.

Merce mondiale in un mercato mondiale, per un individuo neutro mondializzato. E se qualcuno si rivoltasse, affermando che preferisce le donne, se è uomo, sarà considerato un individuo all’antica, asservito all’Era dei pregiudizi nella quale sceglievamo, preferivamo, accettavamo, rifiutavamo. Adesso, nell’Era dei giudizi preferire, scegliere, significa oltraggiare, vilipendere, negare, laddove vorremmo solo mantenere un nostro personale sentire. La Transizione verde è la truffa del Terzo Millennio. Non avremo una Natura restituita alla sua naturalità ma una Natura alchemizzata, trasfigurata, depurata di naturalezza. Una Natura chimicizzata che trae la carne dall’albero di fichi, il grano dai serpenti, il neonato da una vaschetta. E se qualcuno osa discutere sarà condannato per violazione della Legge dell’era dei giudizi e dei vaccini. Saremo vaccinati in cittadini dell’Era dei pregiudizi e cittadini dell’Era dei giudizi, con un pendaglio sulle labbra. Cittadini cosmici con il Sole in fronte (e un anello invisibile al naso).

In nome dell’inclusione vivremo l’epoca più intollerante della storia, giacché considerare intollerante chi vuole soltanto preferire è l’estrema intolleranza. E sostituire la Natura da se stessa per renderla priva di limiti e buona per tutti è costituire un mondo unico neutralizzato dal sale dell’esistenza. La Natura ha operato per differenziazione, e l’individuo è il soggetto differenziante: a me piace cotto, a te quasi crudo. Se vengo ostracizzato, perché oso preferire, cessa l’individualità, il Creato appassisce, l’inverno si stabilizza, la primavera non risorge, la diversità biologica si eclissa.

Nasce la pseudo-diversità chimica, alchemica, l’anti-natura con il pretesto di essere più verde del verde naturale. Entriamo nell’Epoca della “riformulazione dei prodotti”, come afferma Bart Vandewaetere, esponente della Nestlé, invitando a bere latte tratto da piselli gialli frullati ma, soprattutto, celebrando il Nutri-score A, lo sbarramento a prodotti realmente naturali. Come è noto, chi aderisce al Recovery plan deve accogliere il Green deal, quindi il Nutri-score A.

In epoca paleolitica, quand’ero ragazzo, nell’ora di ricreazione divoravo un panino con la mortadella: odorava tanto che i compagni mi chiedevano dei bocconi. Ecco come si perde il Paradiso terrestre. Non uccidiamo animali, purché non consideriate fuorilegge chi non mangia grilli o latte da piselli. Insomma, lasciamoci qualcosa di naturale in questa Transizione verso il verde (innaturale): avremo da dibattere. Intanto la pandemia ha cagionato lo Stato di polizia, la Transizione verde delle cibarie m…e. Meritiamo altre rime.

Aggiornato il 13 maggio 2021 alle ore 12:02