Vaccini: aveva ragione l’Uefa?

Si complica in partenza il percorso europeo della Spagna, con l’allarme cluster per le Furie Rosse a causa delle due positività di Sergio Busquets e Diego Llorente a pochi giorni dalla sfida contro la Svezia colpita, ironia della sorte, anch’essa dai due casi Covid: Mattias Svanberg, giocatore del Bologna e Dejan Kulusevski, tesserato della Juventus.

Spagna e Svezia, insieme all’Inghilterra, non hanno seguito le raccomandazioni della Uefa riguardo i vaccini e ora tremano. Le polemiche sollevate dai due casi nella nazione iberica hanno convinto il ministero della Sanità spagnolo a dare l’ok alla vaccinazione a tutta la squadra e allo staff del commissario tecnico Luis Enrique. Tanto che durante la conferenza stampa di mercoledì la ministra spagnola Carolina Darias si è affrettata a dichiarare che la vaccinazione, di cui si farà carico l’Esercito, è prevista nel pomeriggio odierno. Decisione, questa, arrivata dopo la consueta riunione con il Consiglio sanitario interterritoriale.

In Italia, invece, l’immunizzazione per gli Azzurri è stata già effettuata nel maggio scorso e Roma si è fatta trovare pronta avendo già recentemente ospitato in sicurezza eventi come la Formula E, in cui sono stati realizzati 7mila tamponi e si è registrato un unico caso di positività. Inoltre, le tre partite della nazionale di Roberto Mancini, che si disputeranno nella Capitale, hanno incentivato il turismo contribuendo a un incremento delle prenotazioni che gli hotel stanno già registrando. Un’organizzazione resa possibile anche grazie al consistente impegno finanziario di dieci milioni di euro stanziato dal Governo e di due dal Comune capitolino.

Infine l’incognita per Luis Enrique e Janne Andersson, tecnico degli scandinavi: con eventuali altri casi passeranno alle fasi ad eliminazione diretta?

Aggiornato il 11 giugno 2021 alle ore 11:42