Armi nucleari: nuovo appello della Croce Rossa italiana

In occasione della “Giornata internazionale per l’eliminazione totale delle armi nucleari” di domenica 26 settembre la Croce Rossa italiana intende rilanciare l’appello affinché il mondo si liberi per sempre dalla minaccia dell’atomica. La sola esistenza di armi nucleari comporta l’elevato rischio di detonazione accidentale, per errore umano, sia derivante da un errore di calcolo, di malfunzionamento, oppure indotto, costituendo una grave minaccia alla sicurezza di tutta l’umanità, poiché i siti dediti alla produzione e conservazione di armi nucleari non sono immuni a cyberattacchi che potrebbero provocarne la detonazione, né al potenziale furto da parte di Non-State actor.

Inoltre, un numero crescente di Paesi ha mostrato una profonda preoccupazione per le catastrofiche conseguenze umanitarie che deriverebbero direttamente o indirettamente da un qualsiasi uso di armi nucleari, riconoscendo quindi la necessità di adottare misure concrete volte al disarmo nucleare. Basti pensare all’impatto intenso, esteso e a lungo termine che l’uso dell’arma atomica (in scenari bellici o tramite test) ha già causato all’ambiente: tale circostanza, scientificamente provata, sarebbe già sufficiente da renderla di per sé illegale anche sulla base di altri strumenti di diritto internazionale umanitario come la Convenzione Enmod del 1976. È infatti accertato che le radiazioni comportino gravi implicazioni per la sopravvivenza umana, l’ambiente, lo sviluppo socioeconomico, l’economia globale, la sicurezza alimentare e la salute delle generazioni attuali e future, con un impatto sproporzionato sulle donne e sulle bambine.

“Il 22 gennaio 2021 è entrato in vigore il Trattato per la proibizione delle armi nucleari (Tpnw) – ha sottolineato Francesco Rocca, presidente della Croce Rossa italiana e della Federazione internazionale delle società di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa (Ifrc) – un momento storico per la Comunità internazionale. Il Trattato è il primo strumento internazionale giuridicamente vincolante a proibire in senso assoluto le armi nucleari rendendone illegale l’uso, lo sviluppo, i test, la produzione, la fabbricazione, l’acquisizione, il possesso, l’immagazzinamento, l’installazione o il dispiegamento. Al momento, il Tpnw vanta 55 ratifiche e altri 86 Stati firmatari. In occasione della settantaseiesima Assemblea generale che si tiene quest’anno dal 21 al 28 settembre, le Nazioni Unite hanno ritenuto di tenere alta l’attenzione della Comunità internazionale su questo tema, convocando una Riunione plenaria di alto livello per celebrare e promuovere la Giornata internazionale per l’Eliminazione totale delle armi nucleari. Colgo l’occasione, in questa giornata simbolica e in vista della Cop26, per rivolgermi nuovamente alla Comunità internazionale, in particolare agli Stati non parte del Trattato, tra cui il nostro Paese, chiedendo loro di riflettere su un fondamentale obiettivo umanitario: vivere in un mondo libero dalle armi nucleari”.

L’impegno della Croce Rossa Italiana

Oggi più che mai, la Croce Rossa italiana è attiva in prima persona nei confronti di questa sfida umanitaria dalle proporzioni globali. Al fine di sensibilizzare le nuove generazioni e di proteggere l’umanità da un’arma distruttiva dalle conseguenze irreversibili, l’Associazione lavora alla diffusione di una cultura a favore della proibizione delle armi nucleari, in primis contando sui suoi Volontari esperti di Diritto internazionale umanitario i quali, parte di uno stimolante percorso di formazione specializzata, nei prossimi mesi porteranno la campagna Cri nuclear experience, lanciata nel 2019, su tutto il territorio italiano.

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Aggiornato il 24 settembre 2021 alle ore 13:15