Ieri calciatrice, oggi coach: il calcio femminile nel sud Italia

Oggi allenatrice, ieri calciatrice con una lunga carriera nel mondo del calcio femminile.

Lei, Cristina Mitola, classe ’76, nel corso della sua carriera da giocatrice ha ricoperto il ruolo di difensore centrale in diverse società del campionato italiano di calcio femminile: Fiamma Bari, Pisa, Calcio Femminile Milan, C.F. Lugo, C.F. Tradate-Varese, Fiammamonza, Termoli, U.S. Vigor Senigallia, C.F. Monti del Matese, Jesina e Pink Sport Time.

Con lei parliamo del calcio femminile, delle opportunità che hanno le ragazze in questa disciplina e delle difficoltà che esistono in Italia in questa realtà.

Mister Cristina grazie di aver accettato il nostro invito a rilasciare questa intervista. Ci racconta le tappe della sua carriera nel mondo del calcio femminile?

Mister è un termine che mi piace ma preferisco Coach. Grazie per aver pensato a me, la cosa mi lusinga. La mia carriera è ricca di tanti momenti, tutti, dico tutti, emozionanti: gioia, dolore, follia agonistica, sudore, euforia; questo è il senso intimo di ogni sport. Tre i momenti significativi: nella Fiamma Bari, Club nel quale tutto ha avuto inizio; nel Pisa dove ho esordito in serie A ed il mio sogno più grande diventava realtà; la promozione in serie A con la Pink: il sogno di portare la squadra della mia città nella massima categoria alla fine della mia carriera… avrei compiuto 38 anni un mese dopo la promozione.

Come si è concretizzato il passaggio da calciatrice ad allenatrice?

Il passaggio è piuttosto doloroso, almeno così è stato per me. Cambi pelle e questo richiede la presa di consapevolezza che se vuoi nascere allenatore devi uccidere il giocatore che è in te: in questo modo ho visto il calcio con occhi nuovi! Il passaggio, sebbene doloroso, è stato fluido nel senso che ho sempre “studiato” i miei allenatori per capire il motivo di quello che facevano; i preparatori, poi, li bombardavo di domande.

Parliamo della Pink Bari, la prima realtà di calcio femminile nella città di Bari. Come è finita, e perché, la storia della Pink Bari?

La Pink non è finita! In questa stagione viviamo la transizione della vendita del titolo che significa: ripartire con i settori giovanili e tifare per la Ternana calcio femminile che milita ai vertici del campionato nazionale di serie B portando un pezzo di cuore della Pink (il nostro Direttore tecnico ora è a Terni). La nostra storia nella massima categoria si è interrotta a causa della totale distanza delle istituzioni politiche locali; peccato che la politica è politica solo se attiva sul territorio e vicina alle esigenze dei suoi cittadini: lo sport femminile necessita di sostegno a Bari. Lo sport è crescita cognitiva sana per le nostre bambine e ragazze, se hai a cuore una città devi avere cura dello sport maschile e femminile, invece a Bari gli interessi hanno solo una direzione e questo, dal nostro punto di vista, è gravissimo.

Oggi avete ricominciato dal settore giovanile. Ci racconta le squadre che avete, i campionati a cui partecipate e le prospettive?

La Pink fa tesoro della sua ventennale esperienza nel calcio femminile per metterla al sevizio delle nostre tesserata: la prossima stagione aumenteremo le categorie con una prima squadra, in questo modo possiamo accogliere tutte le fasce di età dall’Under 10 in poi.

Ha l’opportunità di lanciare un messaggio alle ragazze interessate al calcio e, magari, anche a quale potenziale investitore. Che dice loro?

Alle bambine e alle ragazze dico di essere sempre determinate al massimo quando hanno un sogno o un desiderio da realizzare, perché tutto è possibile. Ma ci vuole molta volontà e tanta energia per superare le difficoltà di una società lenta a liberarsi dall’idea che il calcio sia, per sua natura, maschile.

Infine faccio una riflessione sui modelli del nord Europa. Ad esempio il calcio inglese femminile è la dimostrazione di quando sia vincente il prodotto calcio femminile: ci vogliono idee, programmazione, gente seria e che lavori sodo perché si raggiungano importanti traguardi aziendali con il calcio femminile a Bari, in Puglia. La Pink ha tutte queste qualità!

Aggiornato il 20 marzo 2023 alle ore 16:09