Ritratti. L’uragano Harry Kane

Di profilo ricorda vagamente il compositore Rudy Radcliffe, personaggio de La carica dei cento e uno, cartone animato della Disney. Il curriculum, invece, suona alla grande e lo attesta come miglior bomber di sempre della Nazionale inglese. Harry Kane, 30 anni a luglio, l’uragano, tocca quota 54 gol e stacca nella classifica all time Wayne Rooney (53), mettendosi alle spalle gente come Bobby Charlton (49), Gary Lineker (48) e Vivian Woodward (44).

L’attaccante è la bocca di fuoco del Tottenham, squadra che sta facendo saltare le coronarie un giorno sì – e l’altro pure – ad Antonio Conte. Nasce a pochi chilometri dal White Hart Lane, i genitori sono irlandesi ed è uno degli Spurs, in tutto e per tutto. Il rigore trasformato a Napoli, contro l’Italia, nella prima partita del turno di qualificazione per gli Europei del 2024 (2-1 il risultato finale a favore della Perfida Albione), suggella un altro record personale nella propria bacheca, che invece è avara di titoli non solo a livello di club ma anche con la Selezione inglese (per lui un secondo posto agli ultimi Europei, persi a Wembley proprio contro gli Azzurri).

Il primato tra i bomber dalla casacca bianca viene agguantato allo stadio Diego Armando Maradona, un nome che da Londra a Manchester – passando per Birmingham – scatena un nevrotico prurito, che ormai va avanti dal 22 giugno 1986, ovvero da quella Mano de Dios con cui il numero 10 argentino supera Peter Shilton allo stadio Azteca di Città del Messico. Nello stesso incontro Pibe de Oro mette a referto quello che è considerato il gol del secolo (il match terminerà 2-1 per i sudamericani), ma questa è un’altra storia. Che non viene dimenticata dallo stesso Shilton, leggenda del Nottingham Forest: “Quel giorno non avrei scambiato la maglia con Maradona per tutto l’oro del mondo. Non la userei neanche per pulire i piatti nel mio bungalow”.

Strana la vita, direbbero quelli bravi. Perché l’Inghilterra non vinceva nel nostro Paese dal 1961. Un altro record, se vogliamo, anche se il puntero guarda avanti: Sono rimasto molto deluso per come si è conclusa l’avventura al Mondiale (fuori ai quarti di finale contro la Francia, fatale un errore dal dischetto dello stesso Kane, ndr) ma per i rigori ci alleniamo molto. È passato tanto tempo e vedere stasera entrare la palla in rete è stata una bellissima sensazione. Southgate (il ct, ndr) ha detto che è davvero molto orgoglioso di me e lo ringrazio, è con noi dal 2018. Non abbiamo raggiunto ancora il traguardo che vogliamo, ma dopo il Mondiale questa partita dimostra che squadra siamo”.

Harry Kane is one of our own cantano i suoi tifosi. E forse Rudy Radcliffe aggiungerebbe Harry Kane farebbe paura perfino a un leon. Che riferito a uno della Nazionale dei Tre Leoni, comunque, ha sempre un suo perché.

Aggiornato il 25 marzo 2023 alle ore 12:18