Non puoi spegnere “Tizzo” Marsili

Ci sono luci che non puoi spegnere. Una è quella di Emiliano “Tizzo” Marsili. Il quarantasettenne di Civitavecchia, ieri, alla York Hall di Bethnal Green di Londra dà letteralmente spettacolo. E porta a scuola il suo avversario, il gallese Gavin Gwynne, a cui deve concedere centimetri d’altezza (15) ed età (14 anni di differenza). Ma la boxe è uno sport democratico, non tiene conto di diversità di pelle, ceto sociale o – in questo caso – d’anagrafe. Marsili è a un passo dalla conquista del titolo europeo dei pesi leggeri. A tradire l’atleta italiano, che giostra con maestria il match, è la sua spalla destra: un infortunio che lo costringe ad abbandonare l’incontro (alla nona ripresa). Il pugile – che lavora al porto civitavecchiese – al momento dell’interruzione è in vantaggio sui cartellini di due giudici su tre (67-65, 65-67, 68-64). Per lui è la prima sconfitta da professionista (lo score è di 42 vittorie e un pari).

Non sappiamo se nella testa di Marsili ci siano dei rimpianti. Di certo è che “Tizzo” sia stato troppe volte sottovalutato. Nella terra della Perfida Albione, se mai ce ne fosse bisogno, il pugile mette a tacere i cattivi pensieri e, sul ring, stoppa l’allungo di Gwyne, che a sua volta accusa nella prima ripresa un gancio sinistro di Marsili, bravo con il suo gioco di gambe a mandare fuori-giri il 33enne, il quale va un po’ meglio quando accorcia la distanza. Eppure, Marsili è sul pezzo. Peccato per la conclusione.

Ciononostante, l’eterno ragazzo della boxe tricolore – sui social – ammette: “A riveder le stelle dopo la battaglia di ieri Londra ci sta abbracciando. Tutti ci fermano, ci stringono la mano, ci dicono che abbiamo vinto noi, che abbiamo fatto un’impresa che resterà per sempre nella storia del pugilato internazionale. Dall’Italia, ci arrivano un’infinità di messaggi pieni di orgoglio e di emozione. Anche ai miei collaboratori dell’angolo ringrazio con tutto il cuore, per avermi sostenuto fino all’ultimo istante. Ringrazio le persone che mi hanno sostenuto, sfidando anche gli imprevisti”. A testa alta: è tutto molto semplice. In pochi lo possono capire. Questo è il pugilato.

Aggiornato il 02 dicembre 2023 alle ore 13:21