Torna lo sci alpino, masterclass di Brignone

A Tremblant, in Canada, si è appena concluso il primo weekend di slalom gigante femminile nella cornice della Coppa del mondo di sci alpino, che ha visto come unica protagonista la valdostana Federica Brignone. La sciatrice azzurra ha messo in atto una vera e propria masterclass, in due giornate caratterizzate da un fortissimo vento che ha causato anche la cancellazione del superG maschile in programma a Beaver Creek, negli Stati Uniti. Queste condizioni meteorologiche stanno rendendo infatti pericolosissime tutte le gare di velocità. Già sei su sette sono state soppresse.

Tornando in Canada, nel circuito femminile, Brignone ha dominato la gara di sabato in apparente scioltezza. La valdostana è arrivata prima con un distacco di 21 centesimi su Petra Vlhova e di 29 centesimi su Mikaela Shiffrin. Solo quarta Sara Hector a 56 centesimi, quinta Lara Gut-Behrami a 59 centesimi, sesta Marta Bassino a 1,04 secondi e settima l’altra azzurra Sofia Goggia a 1,62 secondi.

Ma la vera impresa, Brignone l’ha compiuta domenica. Mentre i telespettatori erano sul divano, al calduccio, smaltendo i postumi di un pranzo ipercalorico conseguenza del primo vero freddo italiano, la sciatrice azzurra ha letteralmente combattuto con la bufera. Solo sesta nella prima manche, nel secondo tentativo l’azzurra ha messo in atto quella che si può definire la “discesa perfetta”, recuperando su Petra Vlhova che a fine gara è scivolata in quinta posizione. Sul podio, Brignone ha preceduto Lara Gut-Behrami, che ha portato a casa la medaglia d’argento, e Mikaela Shiffrin che è finita sul gradino più basso del podio. Nella top ten figurano altre due sciatrici italiane: Marta Bassino all’ottavo posto e Sofia Goggia solo decima. “Non ero sicurissima che questa fosse la mia prima doppietta nell’arco di 24 ore – ha detto la 33enne valdostana – nella seconda sono andata all-in, non si vedeva nulla e le condizioni erano davvero pessime”. E ancora: “Nella seconda manche sono uscita dal cancelletto con la rabbia giusta dopo quella prima” opaca, ha riflettuto Brignone. Se le premesse sono queste, sarà una Coppa del mondo da ricordare.

Aggiornato il 04 dicembre 2023 alle ore 18:00