Il Santos di San Paolo è retrocesso, per la prima volta in tutta la sua storia sportiva, in Série B, la seconda divisione brasiliana. A quasi un anno dalla morte di Pelè, che ha vestito per tutta la vita la maglia del Peixe – soprannome dato ai bianconeri perché San Paolo è una città portuale, non per la balena simbolo della squadra – con la sconfitta per 1-2 subita contro il Fortaleza in casa, l’Alvinegro praiano ha chiuso il campionato in 17ª posizione, ed è quindi stato eliminato dal Campeonato Brasileiro Série A.
Il Santos era una delle tre squadre della massima serie brasiliana a non essere mai scesa di categoria, adesso restano solamente il San Paolo e il Flamengo. Grazie ai giovani calciatori che sono usciti dal vivaio dei bianconeri, la squadra ha raggiunto in patria e in tutto il Sud America ottimi risultati, anche se il suo periodo di massimo splendore l’ha raggiunto proprio grazie a O Rei. Diego, Robinho, Neymar e Rodrygo sono solo alcuni dei meninos da Vila, i ragazzi di Vila Belmiro (nome dello stadio del Santos), che sono poi arrivati in Europa per segnare la storia del calcio internazionale. Per ultimo ma solo cronologicamente, l’attuale attaccante del Real Madrid – che non sta facendo rimpiangere Karim Benzema, che non ha resistito alle sirene arabe – è stato prelevato dal Peixe nel 2019 per 45 milioni di euro.
Ma dal 2016, l’anno dell’ultimo trofeo vinto, il Santos sta vivendo una forte crisi societaria e finanziaria, culminata con la retrocessione in Série B. Quest’anno, nonostante qualche rinforzo di mercato e la successione di ben quattro allenatori, il Peixe non è riuscito a salvare il salvabile. E i tifosi hanno portato il loro malcontento per le strade. Prima, gli ultras hanno provato a invadere il campo, con i giocatori del Fortaleza che sono dovuti scappare a gambe levate. Poi, nella notte le proteste si sono spostate per le vie di San Paolo, e alcune auto e bus sono stati dati alle fiamme. L’unica nota positiva: questo sarà l’ultimo atto della gestione dell’attuale presidenza del Santos. Il 9 dicembre, infatti, avverranno le elezioni per il nuovo presidente, dove voteranno i soci (come spesso accade nelle squadre sudamericane). Il Peixe merita di tornare nel calcio che conta.
Aggiornato il 08 dicembre 2023 alle ore 08:44
