Napoli: da campione d’inverno al grande freddo

Il Napoli è a -20 punti dall’Inter campione d’inverno. Un anno fa, quando i partenopei erano momentaneamente – e qualche mese dopo, definitivamente – sul tetto d’Italia, e cantavano “la capolista se ne va”, pensare a un attacco del genere sarebbe stato a dir poco surreale. Eppure, il 3-0 maturato fra Torino e Napoli ieri pomeriggio, descrive perfettamente il momento difficile che sta passando la squadra con lo scudetto cucito sul petto. Ancor di più, l’ingresso in campo del nuovo acquisto Pasquale Mazzocchi – napoletano di cuore e di documenti – che è durato appena cinque minuti prima di dell’espulsione per un colpo di karatè su Valentino Lazaro, racchiude in un guscio di noce lo stato mentale e fisico della squadra di Walter Mazzarri. Tanta voglia di far bene, senza avere la minima idea di come farlo.

E la colpa non può essere addossata interamente al traghettatore di San Vincenzo, perché sin dal principio il naturale sostituto di Luciano Spalletti, Rudi Garcia, non ha mai navigato in acque tranquille. All’ombra del Vesuvio è buio pesto, e in classifica comincia a fare freddo. Sicuramente, l’addio in estate di Kim Min-jae ha scombussolato le distanze in una difesa che sembrava impenetrabile, mentre il passaggio alla Juventus del dirigente Cristiano Giuntoli (che forse aveva previsto tutto?) e l’addio di Spalletti – che non si è preso la briga di doversi riconfermare in un ambiente come quello partenopeo – hanno a dir poco rimescolato le carte di una squadra che dopo il calciomercato è rimasta a metà tra una ricostruzione e una riconferma.

Tutto sommato, gli interpreti del Napoli sono rimasti gli stessi, ma in campo sembrano la brutta copia degli eroi dello “scudetto dei giusti” della scorsa stagione, a partire dal crack georgiano Khvicha Kvaratskhelia. A Castel Volturno manca serenità, e le frequenti dichiarazioni del presidente Aurelio De Laurentiis non aiutano la squadra ad allenarsi e giocare senza pensieri. I tifosi partenopei, fino al match fuori casa contro i granata di Ivan Juric, hanno sostenuto il Napoli. Ma a fine partita, quando capitan Giovanni Di Lorenzo e i suoi sono andati a chiedere scusa sotto il settore ospiti dello stadio, sono stati accolti da fischi e fumogeni. “Meritiamo di più” si riesce a sentire dai microfoni a bordo campo, mentre il portiere azzurro Pierluigi Gollini – quasi in lacrime – non ha potuto fare altro che raccogliere per ben tre volte la palla dalla sua rete. Per adesso, la cura Mazzarri sta avendo più effetti indesiderati che benefici. Basterà il mercato di gennaio per sistemare le cose?

Aggiornato il 08 gennaio 2024 alle ore 17:11