Casadio-Villoresi alla Sala Umberto

Ricordate Napoleone? L’Imperatore autoincoronatosi che invitava il suo generale a fare qualcosa per la Francia-Mondo, invece di aspettarsi favori da lei? Ebbene, nel caso di Lise, la protagonista dello spettacolo “Il Mondo non mi deve nulla”, in scena alla Sala Umberto di Roma fino al 10 aprile, il problema è risolto. Diciamo subito che la coppia Pamela Villoresi e Claudio Casadio sono praticamente perfetti per sincronismo, gestualità ed espressività, nei ruoli di Lise - ex croupier con lo spleen nero inchiostro - e di Adelmo, il ladro galantuomo. Se foste disoccupati cinquantenni, seduti su di una panchina dopo esser stati sbrigativamente messi alla porta dalla vostra azienda in crisi, in una Rimini che rimane opulenta e sfrontata, con il suo turismo di massa, i consumi in bella vista, i corpi scolpiti e curati di ragazze e signore in tiro; dico voi, davanti ad una finestra spalancata, buia e silenziosa di un ricco stabile riminese, che cosa fareste? Non sareste tentati di dare un’occhiata più da vicino?

E questa è la tentazione iniziale di Adelmo, perché a casa lo aspetta la Carlina, la sua convivente inferocita, che si spezza la schiena nelle pulizie domestiche per conto terzi, assillata dalle bollette da pagare e dalla rata in scadenza dell’automobile presa a credito. Ma sì, che volete che sia un furtarello per sopravvivere... Peccato, però, che al di là di quella finestra oscurata vi sia in agguato l’Assurdo. Quello, cioè, che intende fare di voi un mostro contro la vostra stessa volontà. Così, il povero Anselmo, mentre carica un bel po’ di argenteria al lume della sua pila, viene sorpreso alle spalle da un’avvenente padrona di casa, dall’accento marcatamente straniero. Un’austriaca, per la precisione. Lei che, accese le luci del suo salone lussuoso, lo guarda con aria di sfida provocandolo in ogni modo con un sarcasmo feroce, sminuente e offensivo, indovinando fino in fondo il carattere e la situazione esistenziale fallimentare di lui.

La scenografia, potente ed evocativa, ci mostra preziose boiserie color ciliegio: frontalmente alla platea, due gradoni solenni e dolcemente incurvati come quelli di un teatro greco, muniti di cassetti a vista sui dorsi, portano ad un grande divano-gondola color rosso, esaltato sui due lati da bellissimi pilastri incavati, muniti di nicchia in cui sono collocate sottili lampade liberty con figure femminili. Pilastri e arco sul lato sinistro sono tappezzati con grandi foglie di palma, color verde marcio. Nulla di più contrastante, dunque, con quanto riusciamo a immaginare della povera abitazione di Anselmo. Allo scorrere del ritmo delle battute, però, lo scontro tra le due opposte personalità si fa serrato. La nuvola di eccessi, lusso sfrenato, bella vita, profumi e uomini di prima scelta, ricchi, affascinanti e gigolò che, prima del buen retiro riminese, avvolge l’esistenza di Lisa - croupier nelle grandi navi da crociera - si colora gradualmente di un rosso malato, scarlatto, esaltato da grandi proiezioni sovrapposte di fiori e di figurine cadenti verso il basso, come fiocchi di neve.

Perché Lise, la grande mentitrice, è stata ingannata da un’altra figura, molto più potente ed esperta di lei: la banca, che l’ha convinta a investire la sua piccola fortuna in titoli tossici, ad alto rischio, rivelatisi carta straccia al momento opportuno. E lei, non potendo più vivere nel lusso sfrenato che è il suo solo ossigeno di sintesi, ha deciso di morire. Per mano del primo che si avventurasse oltre quella sua finestra aperta. Compenso pattuito: 120mila euro. Senza alcun rischio. Già pronti in contanti dentro uno dei cassetti delle gradonate. Peccato che il cuore di Anselmo, che si innamora follemente di Lise, con lei che gli si concede nella speranza che diventi il suo assassino, la pensi e pulsi per una vita nova, magari assieme a quella donna tanto folle e bella.

Voi che dite? Come va a finire? Di piena soddisfazione per entrambi, direi. Perché vita e morte stanno nello stesso ciclo, che si chiude e si apre sempre nello stesso punto! Non perdetevi lo spettacolo. Bellissimo.

Aggiornato il 08 ottobre 2017 alle ore 18:27