La voce degli scrittori, “Kill Benito”

Ritorna la rubrica, con cadenza settimanale, con la quale “L’Opinione delle Libertà” dà voce e spazio ai nuovi volti della letteratura italiana. Questa settimana vi consigliamo “Kill Benito” di Renzo Martinelli (Gremese Editore). Renzo Martinelli, regista, sceneggiatore e produttore, è da sempre dedito alla ricerca della verità su temi ed eventi controversi dell’attualità e del passato. Tra i suoi film, Vajont (2001), Piazza delle Cinque Lune (sul caso Moro, 2003) e Ustica (2016). Kill Benito rappresenta il suo esordio nella narrativa.

La Storia

Un romanzo autentico, unico nella sua reale brutalità. Una storia d’amore incastonata tra le fasi finali della contesa partigiana e dell’oscura scomparsa di Benito Mussolini. Tra versioni ufficiali, dichiarazioni contrastanti e prove occultate, crollano alcune certezze e si aprono delle falle misteriose su una delle morti più enigmatiche della nostra Storia. La vicenda amorosa di Gianna e del Neri si intreccia alla fucilazione di Benito Mussolini e Claretta Petacci. Si confrontano così varie testimonianze, indagando, scavando nel passato e non dando nulla per scontato. Tra le versioni inesplorate solo una però si rivelerà quella vera. Ci si ritrova così invischiati in sotterranei tortuosi e maleodoranti, posti di fronte a scene di tortura raccapriccianti, sospesi tra incubi sempre più effettivi. Scorci storici tanto penetranti quanto sconcertanti, incorniciati da fragili certezze. Il mistero delle valigie scomparse contenenti l’oro di Dongo, e in particolare di quella con il carteggio tra Mussolini e Churchill, porta a un’inevitabile conclusione e al ruolo decisivo giocato dai Servizi segreti inglesi e americani. Un percorso illuminante che affronta bruscamente gli imbrogli che si celano dietro il cadavere straziato di Mussolini. Il racconto di un amore tragico e di una verità troppo scomoda, fra tradimenti, menzogne, ipocrisie e intrighi di potere. Renzo Martinelli presta il suo genio cinematografico alle pagine della letteratura, anticipando così l’impatto visivo dell’auspicabile trasposizione cinematografica.

La “Voce” dello Scrittore

“Ho ricostruito le ultime ore di vita di Mussolini. Grazie a una nuova analisi delle immagini e dei documenti, emerge uno scenario inedito, che parte dai rapporti con Winston Churchill e arriva fino all’oro di Dongo”.

Ricordiamo infine a tutti lettori anche anche la pagina Facebook “La voce degli scrittori” e l’Applicazione ufficiale.

Aggiornato il 08 ottobre 2017 alle ore 18:27