È stato pubblicato in questi giorni della 23esima edizione della Sagra Musicale Umbra. Il tema di quest’anno è “Fratres: la musica unisce ciò che la storia ha diviso”. Lo riproduciamo in calce a questa nota. Il festival ha come luogo d’elezione Perugia, con concerti nella Basilica di San Pietro, nello storico Teatro Morlacchi, nella chiesa templare di San Bevignate, nella Chiesa di San Filippo Neri, nella Cattedrale di San Lorenzo e proseguirà, oltre a Norcia, nel Museo di San Francesco di Montefalco, nell’Abbazia di San Nicolò di San Gemini, nella Chiesa della Madonna della Villa a Sant’Egidio, nel Santuario di Mongiovino di Panicale, nel Santuario della Madonna dei Miracoli di Castel Rigone, nel Chiostro di San Francesco di Acquasparta, nel Museo di San Francesco di Trevi, nella Sala Sant’Antonio di Torgiano, per finire nella Basilica Superiore di S. Francesco di Assisi. Anche in questa edizione la Sagra Musicale Umbra offrirà una vetrina speciale ai giovani talenti umbri con i “Concerti di Mezzodì” a Palazzo della Penna a Perugia, con cinque appuntamenti alle ore 12. Più che commentare il programma, è opportuno ricordare che la sagra umbra è considerato il più importante festival di “musica dello spirito” del mondo.

Cosa è la “musica dello spirito”? Hans-Halbert Courtial, fondatore della manifestazione e presidente della Fondazione Pro-Musica e Arte Sacra fornisce una interessante definizione sottolineando “la sacralità della musica a capo di una missione, al vertice di una idea”. Ciò vuol dire “offrire la musica come uno strumento incommensurabile di elevazione spirituale, proponendo al pubblico di vivere un concerto non solo come esperienza estetica, ma come viaggio nella coscienza, come percorso nella dimensione più interiore - e religiosa - della persona umana”.

Sono parole che esprimono un concetto antico. Platone considera la musica come la più alta delle filosofie. William Shakespeare, nell’inizio de “La Notte dell’Epifania”, fa affermare ad uno dei protagonisti: “Se la musica è cibo dell’amore, continua a suonare”.

L’amore più forte è quello per l’Alto e, quindi, per il proprio prossimo – precisa un personaggio del play shakespearisno. Una nota personale. Nella seconda metà degli anni Settanta, quando lavoravo in Banca mondiale, ero in un’Etiopia dilaniata da guerre civili, siccità e carestie. Sulla riva del lago Tana, a Gondar, dove mi ero recato per motivi professionali, vi era un solo alberghetto, spartano, in collina, ma con vista su montagne e colline. A ragione dell’altitudine e della fievole lampadina, alle 22 dormivo. Alle 5 del mattino andai a sgranchirmi le gambe, scendendo verso il villaggio. Il silenzio venne rotto da un coro da una grotta trasformata in Chiesa rupestre - una monodia a più voci, prevalentemente di registro basso ma in cui i monaci più giovani avevano un registro molto alto, analogo a quello dei controtenori. Il testo e la partitura erano su un lungo rotolo in pergamena. Nel poverissimo ed insanguinato “Impero” (dove l’aspettativa di vita alla nascita si aggirava sui 37 anni), cantando le loro preci mattutine con strumenti a percussione ed a fiato, i monaci, tramite la musica, viaggiavano dal Bene al Bello verso l’Alto. La composizione aveva molto in comune con l’antico Exsultet di Avezzano, forse la prima partitura rimastaci (risale al nono o decimo secolo dopo Cristo), ascoltata a Roma a Santa Maria Maggiore in una rara esecuzione diversi anni fa.

Eppure, quello espresso da Hans-Halbert Courtial è anche un concetto modernissimo. Il 16 aprile 2007 al termine del concerto per il suo ottantesimo compleanno, Papa (Emerito) Benedetto XVI ha detto: “Sono convinto che la musica sia il linguaggio universale della bellezza, capace di unire tra loro gli uomini di buona volontà su tutta la terra e di portarli ad alzare lo sguardo verso l’Alto ed ad aprirsi al Bene ed al Bello assoluti, che hanno la loro ultima sorgente in Dio stesso. Queste parole di un Papa tedesco e teologo ricordano che in Germania anche nell’epoca dell’ateismo di Stato nei Länder orientali, l’educazione musicale è sempre stata tenuta in grande considerazione, verosimilmente in quanto (unico) nesso con l’Alto. Lo si tocca con mano se, a Berlino, si passeggia in una giornata di sole dalla parte del canale che scorre accanto all’Isola dei Musei, le finestre dell’appartamento di tre locali in cui vive Frau Angela Merkel (che non ha mai traslocato nella residenza di funzione) sono aperte, si ascolta probabilmente musica classica dallo stereo di famiglia (è quasi sempre acceso).

La “musica dello spirito” è un repertorio solo per pochi fidelizzati? Niente affatto. Nel 2004, l’associazione di musica contemporanea “Nuova Consonanza” ha dedicato alla “musica dello spirito”, il suo festival annuale. In un’estate di qualche anno fa, vari festival italiani hanno consentito di effettuare un viaggio dal tempo dei canti di Gondar e dell’Exsultet sino alla più sfrenata contemporaneità quale l’opera-video con orchestra, solisti, mimi e live electronics di Adriano Guarnieri, Pietra di Diaspro, presentata a Ravenna ed al Teatro Nazionale della capitale. A Roma, la Fondazione Scelsi offre concerti di ‘musica dello spirito’ in gran misura di ispirazione orientale dato che la filosofia e la musica di quella parte del mondo influenzarono profondamente il compositore Giacinto Scelsi.

Un anello importante per raccordare l’antico con la contemporaneità è un periodo spesso dimenticato (in quanto, successivamente, travolto dal barocco e dal romanticismo): la musica ambrosiana dei decenni successivi al Concilio di Trento, uno stile in parte imposto dal Cardinal Carlo Borromeo che richiese di applicare con rigore i precetti musicali del Concilio (con i quali si vietavano abbellimenti, soprattutto vocali, in quanto le preghiere vanno eseguite in modo chiaro e nella giusta velocità). La musica ambrosiana divenne monofonica, ed asciutta, imperniata sul falsobordone in cui il cantus firmus veniva accompagnato con voci parallele ad intervalli consonanti. Non distante dal declamato di Britten (si pensi alla cantata St Nicholas) e dalle espressioni con cui si apre questo ventunesimo secolo. Un grande compositore del Novecento Storico, Hans Pfitzener, illustra questo nesso in una bellissima opera Palestrina, che manca da decenni dalle scene italiane. Si è ascoltata a Perugia, nella Basilica di San Pietro, alla Sagra Musicale Umbra del 1953 in forma di concerto con i Wiener Symphoniker e la Wiener Sinkäsemie, con Karl Elmendorff sul podio. Programmata dal Teatro dell’Opera di Roma, per il Giubileo del 2000, in co-produzione con il Covent Garden e il Teatro Nazionale della Baviera, si è vista ed ascoltata a Londra ed a Monaco ma non nella capitale.

C’è un pubblico per “la musica dello spirito”? Negli ultimi anni l’attenzione alla “musica dello spirito” è aumentata. Da sette, il Festival internazionale musicale di maggiore importanza, quello estivo di Salisburgo, inizia con due settimane di “ouverture spirituale”. Da diciassette anni a Pisa c’è un significativo festival di musica sacra ogni settembre Anima Mundi ed a Roma, da sedici anni, a fine ottobre-inizio novembre si svolge un festival internazionale di musica e arte sacra nelle Basiliche vaticane con i Wiener Philarmoniker come principale orchestra “in residence” con programmi articolati dal primo Seicento, al Barocco, al Romanticismo, al Novecento Storico (principalmente Britten) e alla contemporaneità, permettendo ancora una volta un viaggio nei secoli.

In Italia gran parte della “musica dello spirito” è finanziata da privati - quella contemporanea da associazioni come Nuova Consonanza quella del passato da fondazioni spesso di orientamento religioso. Nonostante il Paese abbia di fatto abbandonato da decenni l’educazione musicale, per la “musica dello spirito” gli spettatori non mancano se la qualità è elevata ed i prezzi dei biglietti accessibili anche a fasce di reddito (come i giovani e gli anziani) non particolarmente alte. C’è un’implicazione importante di politica pubblica: smetterla con i finanziamenti a pioggia ma dare sostegno mirato a chi sa attivare attività finanziate dal non-profit e dal privato, produrre musica di qualità e attuare una politica di prezzi atta ad attirare sempre nuovi ascoltatori.

 

Giovedì 07/09/2017

Anteprima

MEZZANOTTE BIANCA DEI CORI

1)

Venerdì 08/09/2017 ore 21

PERUGIA, Teatro Morlacchi

NDR Elbphilharmonie Hamburg

JURAJ VALČHUA, direttore

Mendelssohn: Sinfonia n. 5 «Riforma»

Strauss: Don Juan

Strauss: Tod und Verklärung

2)

Sabato 09/09/2017 ore 17

MONTEFALCO, Museo di S. Francesco

ORCHESTRA DA CAMERA DI PERUGIA

HUGO TICCIATI, violino e direttore

Christoffer Sundqvist, clarinetto

Pärt: Silouan’s Song

Mozart: Quintetto in la maggiore K. 581 per clarinetto e archi

Auerbach: Sogno di Stabat Mater

Pärt: Tabula rasa

3)

Sabato 09/09/2017 ore 21

SAN GEMINI, Abbazia di S. Nicolò

Ensemble LIBERCANTUS

SIGNUM SAXPHONE QUARTET

Martin Luther: Sie ist mir lieb die werte Magd

Martin Luther: Aus tiefer Not schrei ich zu Dir con sassofono soprano

Martin Luther: Ein Feste Burg ist unser Gott con organo e quartetto di sassofoni

Bach: Nun komm der Heiden Heiland (dalla Cantata BWV 62) Heinrich Schütz: Wir glauben alle an einen Gott

  1. Prätorius: Mit Fried und Freud fahr ich dahin

Josquin Desprez: Ave Maria

Canto gregoriano: Ave maris stella con sassofono contralto

Peter Wesenauer: Improvvisazione su Lieder e corali

Bach: Preludio Corale Mit Fried und Freud fahr ich dahin BWV 616

4)

Domenica 10/09/2017 ore 12

Sant’Egidio (Perugia), Chiesa della Madonna della Villa

QUARTETTO D’ARCHI DELL’ORCHESTRA DA CAMERA DI PERUGIA

Mariangela Gualtieri, voce recitante

Silvia Colasanti: Nuova commissione della Sagra Musicale Umbra

5)

Domenica 10/09/2017 ore 17

PANICALE, Santuario di Mongiovino

O/Modernt chamber ensemble

Hugo Ticciati, violino e direzione artistica del gruppo

Priya Mitchell, violino

Lilli Maijala, viola

Julian Arp, violoncello

Christoffer Sundqvist, clarinetto

Pärt: Fratres

Bach: Chaconne, elaborazione di Hugo Ticciati

Messiaën: Quatuor pour la fin du temps

6)

Domenica 10/09/2017 ore 21

PERUGIA, Chiesa di San Bevignate

WAED BOUHASSOUN, voce

CORO ARMONIOSOINCANTO

FRANCO RADICCHIA, direttore

La voix de passion

7)

Lunedì 11/09/2017 ore 21

CASTEL RIGONE, Santuario Madonna dei Miracoli

ODHECATON

Ensemble NOVA ALTA

PAOLO DA COL, direttore

Palestrina: Missa Papae Marcelli a sei voci

Palestrina: Missa sine nomine, nell’elaborazione di Johann Sebastian Bach

8)

Martedì 12/09/2017 ore 21

ACQUASPARTA, Chiostro di San Francesco

CORO GIOVANILE ITALIANO

Programma da definire

9)

Mercoledì 13/09/2017 ore 21

PERUGIA, Cattedrale San Lorenzo

ADRIANO FALCIONI, organo

Programma da definire

10)

Giovedì 14/09/2017 ore 21

PERUGIA, Chiesa di San Bevignate

Concerto Romano

Alessandro Quarta, direttore

Luther in Rom

Musica al tempo del viaggio di Lutero a Roma

Anonimo del XVI secolo: Occelino - Seria il mio servir felice - La barca del mio amore - Giesu sommo conforto - Charitate amore Dei - Dolce Dio

Dalza: Piva

Desprez: Tu solus qui facis mirabilia

Festa: Jerusalem quae occidis prophetas

Hesdimois: Tucto il mondo è fantasia

Lurano: Noi l’amazzone siamo

Mouton: Ave Maria

Pesenti: Che faralla che diralla

Roselli: Kyrie dalla Missa Baysez moy

Timotheo: Uscirallo, reste rallo

Tromboncino: Amor! Che vuoi?

11)

Venerdì 15/09/2017 ore 21

PERUGIA, Basilica di San Pietro

KÖLNER AKADEMIE

Alexander Willens, direttore

Bach: Le quattro Missae breves BWV 233-236

12)

Sabato 16/09/2017 ore 12

Perugia, Galleria Nazionale dell’Umbria

Ensemble LIBERCANTUS

Ensemble NOVA ALTA

VLADIMIRO VAGNETTI, direttore

Scheidt: Vater unser im Himmelreich, strumentale

Schütz: Johannes-Passion

Scheidt: Canzon cornetto

Victoria: Missa Pro Victoria

13)

Sabato 16/09/2017 ore 17

Norcia, luogo da definire

CORO CANTICUM NOVUM

CORO GIOVANILE UMBRO (Arcum)

ORCHESTRA DA CAMERA DI PERUGIA

ALESSANDRA MONTANI, violoncello

DANIELA SCALETTI, pianoforte

FABIO CIOFINI, direttore

Ola Gjeilo (1978): Luminous Night of the Soul; O magnum Mysterium;

 Pulchra es amica mea ; Ubi caritas;

 Sunrise Mass, Messa sinfonica per coro e orchestra d’archi

14)

Sabato 16/09/2017 ore 21

ASSISI, Basilica Superiore di San Francesco

LA NUOVA MUSICA

DAVID BATES, direttore

Allegri: Miserere, con ornamentazioni da Giulio Caccini

Carissimi: Jefte

Schütz: Musikalische Exequien

15)

Domenica 17/09/2017 ore 12

Torgiano, sede da definire

Mario Ancillotti, flauto

Lorenzo Michele, chitarra

Villa Lobos: Distribucao de Flores per flauto e chitarra
Bach: Partita in la min BWV 1013 per fl solo
Takemitsu: Towards the Seaper flauto e chitarra
Britten : Nocturnal per chitarra sola
Shankar: L’Aube Enchantèe (raga) per flauto e chitarra

16)

Domenica 17/09/2017 ore 18

PERUGIA, Basilica di San Pietro

ESTONIAN Philharmonic CHAMBER CHOIR

ORCHESTRA DA CAMERA DI PERUGIA

FILIPPO MARIA BRESSAN, direttore

Arvo Pärt: Berliner Messe Bach: Magnificat

MUSICA DI MEZZODÌ

 

PERUGIA, Palazzo della Penna

 

17)

Lunedì 11/09/2017 ore 12

GIANLUCA PIRISI, violoncello

Musiche di Bach, Britten

18)

Martedì 12/09/2017 ore 12

LUCA FRANCESCHELLI, fagotto

ALESSIA CECCHETTI, pianoforte

Musiche di Saint Sains; Nino Rota

19)

Mercoledì 13/09/2017 ore 12

AGNESE MENNA, violoncello

GIULIA GAMBINI, pianoforte

Musiche di Schubert; Debussy

20)

Giovedì 14/09/2017 ore 12

AZUSA ONISHI, violino

ALESSIA CECCHETTI, pianoforte

Musiche di Bartok; Brahms

21)

Venerdì 15/09/2017 ore 12

FABIO AFRUNE, pianoforte

Musiche di Liszt, Schumann

 

MUSICA DELLA SPERANZA

22)

Lunedì 11/09/2017 ore 15

UMBERTIDE, Istituto Prosperius Tiberino

ENSEMBLE DI FIATI DELL’ORCHESTRA DA CAMERA DI PERUGIA

Mozart: Ouverture da Il Flauto Magico K. 620

Grieg : Peer Gynt dalla Suite n. 1

  1. Strauss figlio:Vergnügungszug op. 281; Marcia egiziana op. 335;

Im Krapfenwald op. 336

Gershwin: Selezione da Porgy and Bess

Sakamoto: «Merry Christmas, Mr Lawrence!» (1983)

Sontonga : «Nkosi Sikelel’ iAfrika»

23)

Martedì 12/09/2017 ore 15

PERUGIA, Complesso Penitenziario di Capanne

ENSEMBLE DI FIATI DELL’ORCHESTRA DA CAMERA DI PERUGIA

Mozart: Ouverture da Il Flauto Magico K. 620

Grieg : Peer Gynt dalla Suite n. 1

  1. Strauss figlio:Vergnügungszug op. 281; Marcia egiziana op. 335;

Im Krapfenwald op. 336

Gershwin: Selezione da Porgy and Bess

Sakamoto: «Merry Christmas, Mr Lawrence!» (1983)

Sontonga : «Nkosi Sikelel’ iAfrika»

Aggiornato il 06 giugno 2017 alle ore 19:26