Il Museo della Pesca a cielo aperto di Porto Levante

Il Museo della Pesca a cielo aperto di Porto Levante potrebbe presto sorgere nella zona, divenendo un importante ecomuseo della provincia di Rovigo. Il Comune di Porto Viro ha recentemente presentato la domanda per la realizzazione di un museo a cielo aperto, dedicato alla pesca. Una progettualità legata ai cospicui finanziamenti del Parco del Delta del Po da parte della Comunità europea. Il sindaco Maura Veronese ha recentemente ribadito che il Comune ha partecipato a un bando del Flag Cag di Chioggia e Delta del Po, per lo sviluppo di spazi culturali e museali, per la promozione della cultura, della pesca e dell’acquacoltura del territorio. “Abbiamo colto l’occasione del bando e spero che abbia esito positivo, al fine di realizzare il borgo peschereccio vicino alla chiesa” ha dichiarato il primo cittadino Maura Veronese.

Nel Piano nazionale di ripresa e resilienza, il Governo ha inserito tra i 14 progetti strategici come grandi attrattori culturali e ambientali, il Parco del Delta del Po che sarà sostenuto con 55 milioni di euro. Il territorio e la laguna legano la pesca al Porto Levante che, oltre ad essere una bellissima località marittima, è un sito di rilevanza per l’economia locale intimamente connessa alla pesca. L’argomento cardine delle istituzioni locali è stato quello di abbinare alla laguna e al Parco della ghiacciaia la valorizzazione del patrimonio liquido e della pesca. Obiettivo delle istituzioni comunali di Porto Levante è quello di esaltare la pesca locale promuovendo contemporaneamente la bellezza del luogo. Tale approccio arricchisce la città e il territorio. La pesca, dunque, intesa anche come ogni azione “culturale e simbolica” tesa alla cattura di specie ittiche, tutela, valorizzazione del territorio che si differenzia per tipologia: la pesca professionale, e con essa la raccolta di molluschi, e la pesca sportiva.

Porto Levante rappresenta uno degli accessi privilegiati all’area del Parco Delta del Po, poiché si trova allo sbocco dell’asta idroviaria che collega il Polesine all’entroterra padano: tramite questo canale navigabile è possibile raggiungere per vie fluviali le città di Rovigo, Mantova, Ferrara, Cremona e Piacenza. Partendo dalla foce del Po di Levante è infatti possibile sperimentare un affascinante e articolato percorso di navigazione, inoltrandosi nei numerosi canali che consentono di risalire verso altri porti fluviali dell’entroterra.

Affacciata sullo specchio lagunare di Sacca Cavallari, si sviluppa la darsena della Marina di Porto Levante, un porto turistico che dispone di numerosi posti barca e che costituisce un comodo approdo per la navigazione verso l’Adriatico e lungo le vie d’acqua che si spingono nell’entroterra. La laguna che si estende di fronte alla darsena è delimitata dallo Scanno Cavallari, una lingua di terra di rilevante interesse naturalistico, con una spiaggia libera non antropizzata e dotata di un attracco. Una tradizione e un patrimonio liquido da valorizzare con estrema attenzione.

Una progettualità che sposa l’azione del Water Museum of Venice, il museo digitale creato dal Centro internazionale per la civiltà dell’Acqua Onlus che si propone di offrire al più ampio pubblico una piattaforma rappresentativa dei patrimoni esemplari di civiltà dell’acqua presenti nelle Tre Venezie: dal Delta del Po al lago di Garda, da Trento a Venezia e da Belluno a Trieste.

Aggiornato il 26 maggio 2021 alle ore 12:00