Cultura, visione e territorio al centro del progetto Ama

Ieri si è tenuta, presso la Biblioteca comunale di via San Francesco d’Assisi a Maddaloni (Caserta), la presentazione ufficiale del catalogo Ama – Arte + Maddaloni + Architettura, un’iniziativa che unisce linguaggi artistici, progettazione architettonica e visione urbana per valorizzare l’identità culturale della città. Tra i protagonisti dell’evento, il sindaco di Maddaloni, Andrea De Filippo, che ha preso parte all’incontro offrendo un contributo lucido e appassionato sul ruolo della cultura come leva di sviluppo territoriale e coesione sociale. Per De Filippo, l’appuntamento ha rappresentato non solo un momento istituzionale, ma anche una provocazione costruttiva: l’idea di coinvolgere attori economici e industriali in un progetto culturale diventa simbolo di una nuova governance urbana che guarda alla bellezza come motore di trasformazione. Oltre al sindaco, sono intervenuti Luca Molinari, direttore scientifico di Ama, e il giornalista Enzo Battarra, moderatore dell’incontro. Fondamentale anche il contributo dell’Assessorato alla Cultura, con Caterina Ventrone, per l’organizzazione dell’iniziativa.

La prima edizione del festival si è svolta dal 28 marzo al 21 aprile 2025 e ha coinvolto oltre 80 artisti, architetti e designer italiani e internazionali. Gli eventi si sono articolati attraverso mostre, installazioni e performance che hanno trasformano gli spazi storici e monumentali di Maddaloni in palcoscenici d’arte urbana. Con Ama, Maddaloni continua a rafforzarsi: una città che non rinuncia alla memoria e alla cultura, ma le trasforma in strumenti attivi per il rilancio economico e sociale del territorio. Con la Biennale Ama, Maddaloni si candida a diventare un salotto culturale e urbano innovativo, e il sindaco De Filippo ne è il promotore attivo, capace di tradurre visione in azione.

La visione del sindaco è quella di adottare un approccio che intreccia cultura e territorio seguendo tre direttrici chiare: prima, la valorizzazione del patrimonio storico‑architettonico, come la Biblioteca comunale, il Convitto nazionale e altri edifici monumentali; seconda, la promozione dell’arte contemporanea come leva di rigenerazione urbana; terza, l’inclusione di attori economici e industriali nel progetto, per trasformare l’idea in concreta opportunità territoriale. Infatti, in numerosi interventi De Filippo ha segnalato l’importanza di coinvolgere player economici locali e della logistica (come l’Interporto Sud Europa) per conferire al progetto Ama una dimensione strategica, non solo simbolica. L’obiettivo è restituire alla città un’identità innovativa, stimolando occupazione, turismo culturale e investimenti. Andrea De Filippo appare dunque come sindaco‑pilota di un modello che può resistere nelle aree interne del Mezzogiorno: una leadership orientata alla qualità urbana, alla valorizzazione del patrimonio e alla capacità di giocarsi il futuro attraverso l’arte e l’architettura, non solo come optional, ma come strumento concreto di riscatto territoriale.

Aggiornato il 26 novembre 2025 alle ore 10:57