Ornella Vanoni: un’icona di libertà all’appuntamento con il mito

Intelligente, dissacrante e disincantata, per decenni Ornella Vanoni ha incarnato inconfondibilmente la perfetta icona femminile di libertà e irriverenza. Con la sua voce calda e suadente, il suo innato magnetismo e la sua forte presenza scenica ha segnato un’epoca, facendo sognare, appassionare e innamorare intere generazioni. La sua lunga e feconda carriera è stata costellata da successi irripetibili e canzoni intramontabili capaci di regalare al pubblico allegria ed emozioni senza fine. Artista generosa e versatile, fragile e a tratti malinconica, con la sua musica ha saputo coinvolgere e unire, abbattendo ostacoli e facendo da ponte ad almeno tre generazioni. Con la sua impareggiabile ironia e quella straordinaria capacità di non prendersi mai troppo sul serio ci ha fatto ridere, meravigliare e riflettere. Con il suo invidiabile coraggio ci ha insegnato la spontaneità di essere sempre e comunque noi stessi, trasmettendoci quella sana leggerezza di saper invecchiare e accettare il naturale decorso del tempo senza troppi timori o paure. Entusiasta e ottimista, colta e sempre aperta al dialogo e al confronto, ha posseduto la rarissima capacità di saper parlare al pubblico con estrema schiettezza e con quell’autenticità tipica del suo essere, toccando spesso e volentieri anche tematiche alquanto scomode o esperienze intime attinenti al suo stesso vissuto.

Il suo linguaggio diretto e mai banale è riuscito ad infrangere le barriere generazionali e ad arrivare trasversalmente a una platea eterogenea e via via sempre più vasta, che ha saputa ascoltarla, apprezzarla ed amarla, fino all’ultimo istante della sua vita mortale. Proprio l’amore ha rappresentato il fulcro di un’esistenza lunga e appassionata che l’ha vista assai spesso venerata e desiderata, ma in cui, lei stessa, prima di tutto e tutti, ha saputo amare, senza mai risparmiarsi, con l’intensità e l’ardore che alimenta il fuoco di un amore folle e incondizionato. Un amore che, proprio come lei, ha saputo resistere al tempo e alla fatica, abbattere muri e sgorgare liberamente. Libero com’era lei, donna libera di amare, di emozionare, di stupire e finanche di esagerare. Perché il suo no, non è mai stato un vivere fine a sé stesso, freddo, opaco, noioso. Nulla è stato scontato in un’esistenza straordinaria in cui l’incontro fatale di talento e passione ha generato amore, eterno come l’eternità che spalanca le sue braccia e dinanzi a cui anche la morte si fa da parte e lascia spazio al mito. Un appuntamento a cui, di certo, lei proprio no, non mancherà.

Aggiornato il 26 novembre 2025 alle ore 11:08