Libertà e proprietà sul grande schermo
a cura di Sandro Scoppa

10/2025 – Il Prezzo Della Libertà: C’era Una Volta Il West

C’era una volta il West, film del 1968 diretto da Sergio Leone, è molto più di un western: è un poema epico che racconta il conflitto eterno tra libertà e potere predatorio. Ambientato negli spazi sterminati del West, il film mette in scena il momento in cui la ferrovia, simbolo del progresso, si prepara a trasformare terre e destini. Al centro c’è Jill, una donna che eredita una casa isolata e che diventa il bersaglio del magnate Morton e del suo killer Frank. Quella proprietà, apparentemente insignificante, è in realtà la chiave del futuro.

La trama si sviluppa attraverso personaggi che incarnano visioni opposte. Morton, capitalista malato e ossessionato dall’Oceano Pacifico, rappresenta il lato oscuro del progresso: non concorrenza, ma conquista; non mercato, ma sopraffazione. Frank è la sua mano armata, l’uomo che elimina ostacoli senza esitazioni, capace di massacrare un’intera famiglia pur di aprire la strada alla ferrovia. Di fronte a loro si ergono Armonica, misterioso pistolero spinto da un trauma, e Cheyenne, bandito ironico e solidale. Nessuno dei due è un eroe puro, ma entrambi scelgono di opporsi al sopruso, dimostrando che la giustizia può nascere dalla responsabilità individuale.

Jill, interpretata da Claudia Cardinale, è la vera protagonista del futuro. Nell’ultima sequenza, quando porta acqua agli operai della ferrovia, incarna la capacità della proprietà privata di trasformarsi in occasione di sviluppo e cooperazione. Non lo Stato, non i magnati, ma l’intraprendenza di una donna sola che difende ciò che è suo e lo valorizza. Leone rovescia così gli stereotipi del genere, consegnando al pubblico un personaggio femminile che diventa imprenditrice del domani.

Il linguaggio visivo di Leone – i silenzi, i primi piani estremi, le musiche di Morricone – amplifica il conflitto tra potere e libertà. La ferrovia avanza come promessa ambigua: può unire, ma nelle mani sbagliate diventa catena. Ogni sguardo, ogni nota, ogni duello racconta la fragilità della libertà quando si affida al potere anziché all’iniziativa personale.

Il film culmina nello scontro finale tra Armonica e Frank. Non è solo un duello di pistole, ma il regolamento di conti tra due visioni del mondo: quella predatoria, che usa violenza e corruzione, e quella individuale, che resiste e riscatta. Quando Frank cade, resta Jill con la sua casa, pronta a diventare nucleo di una comunità fondata sul lavoro. È un finale che mostra come il vero progresso nasca dal basso, dalle scelte libere e dalla difesa dei propri beni.

C’era una volta il West è dunque molto più che un western. È un racconto universale sulla proprietà come fondamento di libertà, sulla centralità dell’individuo contro il potere e sull’ambiguità del progresso quando diventa dominio. Leone ci consegna un monito che non smette di parlarci: senza proprietà non c’è autonomia, senza autonomia non c’è futuro.

Aggiornato il 10 dicembre 2025 alle ore 12:39