Dalla vigilanza unica sui mercati all’Europa politica?

In Europa si sta facendo prima l’unione dei mercati economici di quella politica. Dopo l’unione bancaria cioè, si sta cercando di creare un’unione europea dei mercati finanziari con regole omogenee e un’unica vigilanza. Dopo le banche cioè, si vuole unificare il mercato dei capitali.

Se sui prodotti finanziari non si va verso regole europee omogenee e verso un controllo unico, si favorisce ciò che già succede adesso, ovvero una sorta di scaricabarile tra le autorità di vigilanza. Servirà anche la razionalizzazione normativa a fronte di una iper regolamentazione. Si tenga presente che, allo stesso modo che negli Stati Uniti dove c’è un’immensa mole di legislazione sul tema, da noi in Europa si è arrivati al punto in cui spesso i consigli di amministrazione delle società passano più tempo sulla compliance che a portare avanti il proprio business. Si sono cioè moltiplicate le regole, così come si sono moltiplicati gli organi di controllo all’interno e all’esterno delle imprese, a scapito di regole efficaci e organismi funzionali al mercato. Oggi si pone il problema di uno snellimento della regolamentazione e in tale direzione lo stesso nuovo commissario europeo per la stabilità finanziaria, i servizi finanziari e il mercato unico dei capitali Jonathan Hill, intervenuto recentemente sul tema della Capital market union, ha parlato di una vera unione dei mercati dei capitali che avrebbe effetti benefici per tutta l’Europa.

Gli strumenti finanziari oggi possono circolare in Europa grazie al passaporto europeo. Ci sono, ad esempio, strumenti che hanno il passaporto in altri Paesi e che vengono in Italia, ma su cui l’autorità italiana - la Consob - non ha la possibilità di vigilare o intervenire nei Paesi d’origine. Ove non si pongano in essere regole omogenee e non si costituisca un unico controllo europeo si rischia che, favorendo lo “scaricabarile” tra le autorità di vigilanza, si rendano i prodotti finanziari meno affidabili rispetto a quelli bancari, su cui la vigilanza è già unica. Una volta unificati i mercati, si potrà armonizzare a livello europeo la tassazione sulle rendite finanziarie, cosa che porrà conseguentemente il tema della armonizzazione fiscale su tutti i livelli, e, secondo la teoria dei piccoli passi per giungere al governo politico europeo, questo costituirebbe uno dei passi idonei alla realizzazione dell’unificazione politica dell’Europa.

Tale percorso di armonizzazione fiscale, di unificazione dei mercati finanziari e di semplificazione delle regole, potrà aiutare l’Europa a competere nel contesto internazionale. L’Italia non ha che da guadagnare da una vigilanza e un controllo unici europei, affastellata come è, al limite della paralisi, da enti dentro e fuori le imprese preposti al controllo – autorità, magistratura - spesso a impedimento ed ostacolo dell’efficienza sui mercati delle imprese stesse.

Aggiornato il 08 ottobre 2017 alle ore 19:28