La Carta di Milano:  un'occasione mancata

Scorrendo la carta di Milano salta subito agli occhi la pressoché totale assenza di ogni considerazione sul 'Benessere Animale'.

La sensibilità contemporanea nelle società evolute è arrivata a capire che anche gli animali, come esseri senzienti devono godere di determinati diritti e tutele.

La L.I.D.U., Lega Italiana dei Diritti dell'Uomo, fondata nel 1919 da Ernesto Nathan, stigmatizza questa omissione, e chiede con forza che vi venga posto riparo.

Non possiamo accettare che, ancora nel 2015, si tollerino condizioni di allevamento e macellazione disumane, ignorando ogni principio di umanità e di decenza. Animali allevati in spazi ristrettissimi, privi di aria e di luce, malamente alimentati (ricordiamo la 'mucca pazza!) ed uccisi nella paura e nel dolore, oltre a macchiare la nostra coscienza civile perdono anche sul piano nutrizionale il valore dell'animale allevato in condizioni. Allevare e macellare in questo modo gli animali di cui ci nutriamo danneggia loro, ma anche noi, sia sul piano morale che su quello igienico - nutrizionale. Ricordiamo che J. Bentham scriveva tre secoli fa che non è rilevante quanto l'animale sia dotato o meno di ragione, quando è certo che esso è in grado di soffrire

La L.I.D.U. chiede con forza che il benessere animale, che è poi anche benessere umano, sia posto all'ordine del giorno di questa Expo Milano 2015, e del Parlamento Italiano, del Parlamento Europeo e del Governo del Paese, perché si avvii, a livello nazionale e comunitario, una riflessione attenta su questi temi.

Aggiornato il 08 ottobre 2017 alle ore 19:18