Europa non pervenuta nell’asse Usa-Russia

Mentre l’Europa tedesca prepotentemente continua a sbagliare pressochè su tutto, da ultimo pure con i nostri soldi dati alla Turchia la quale incasserà infischiandosene degli immigrati (avremmo dovuto pensarci noi europei, non la Turchia, a gestire il flusso dei migranti perché è un nostro problema, non dei turchi che ci ricattano già adesso come ricatteranno l’intera Europa in futuro), c’è di buono che Putin e Obama, cioè la Russia e gli Stati Uniti, un accordo sulle questioni importanti, mondiali, a grandi linee, se lo sono fatto venire, e con questo denominatore comune stanno amministrando il globo. Putin ha ritirato le truppe dalla Siria parando la vita ad Assad che, con la smania guerrafondaia che aveva preso e mosso erroneamente Hillary Clinton, da sottosegretario di Stato di Obama, contro la Libia e nei territori arabi, ha rischiato davvero di fare una brutta fine, simil Gheddafi, lui e sua moglie Asma, “sapientemente” pubblicamente descritta, poco prima dell’assalto mancato, come una malefica profittatrice delle disgrazie dell’intero suo popolo. Ricordo bene il cambio repentino dei media, da che si parlava di come era “occidentale” e smart il taglio di capelli della bella moglie di Assad Asma, a che è stata descritta come un’avida arpia senza cuore che si arricchiva e pensava a comprare scarpe alla moda mentre il popolo siriano veniva falcidiato dal marito. Quale era la verità?

Bisogna sempre diffidare da ciò che arriva, o meglio che si fa arrivare, ciò che viene fatto trapelare ad arte, alla bisogna. Così come bisogna diffidare moltissimo ed intensamente quando il Paese proibisce la diffusione, cioè che si sappia cosa succede al suo interno, come fa il turco Erdogan ad esempio chiudendo d’imperio giornali e televisioni oppositori del suo regime. Non si è sempre storicamente detto “mamma li turchi”? Putin ha gestito la crisi siriana col bisturi strategico politico, nel senso che ha frapposto la Russia, in un certo modo, protetto ciò che rappresentava un barlume di coesione e di potere in Siria, cioè Assad, evitando il caos totale pure da quelle parti. Gheddafi era un dittatore, Assad non è certamente un illuminato democratico ma cosa è successo eliminato Gheddafi? Cosa sarebbe successo eliminando Assad? Obama e Putin si sono accordati, Obama ha frenato, Putin ha operato, e il 14 marzo scorso ha chiuso l’intervento, Assad ha promesso a Putin/Obama che indirà le elezioni politiche, dovrebbe così ridursi il flusso dei profughi dalla Siria. La Russia di Putin ha conservato la base di Latakia, a presidio russo mediorientale. Chi parla e decide per l’Europa? Sono certa che Putin passa il suo tempo a cercare di capire e comprendere questa Europa tedesca di cui la Germania si è autoproclamata a capo senza esserlo. Putin da un pezzo si sta chiedendo a chi diavolo debba rivolgersi per le sanzioni fallimentari comminate dall’Europa tedesca alla Russia, che se indeboliscono la Russia, spennano e impoveriscono molto più noi europei, a cominciare da noi italiani. Dunque, dopo la guerra fredda, Obama e Putin sono, con tali comportamenti e fatti geopolitici, gli arbitri generali della pace e del progresso in medioriente, oltre che della lotta contro il terrorismo. Il terrorismo ha fatto da collante comune della strategia russa e statunitense, e sarà il perno intorno cui si dovrà trovare una soluzione possibile della convivenza tra Iran ed Arabia Saudita, oltre che per la Turchia. E anche l’Ucraina non potrà che beneficiare, dopo gli accordi di Minsk, di un accordo Russia/Stati Uniti, per la sua ricostruzione politica, ed economica.

L’Europa è una non pervenuta nello scenario strategico globale. Oggi l’Europa tedesca è più un problema per l’asse russo statunitense che altro, un’incognita più che un perno cui fare affidamento, in una qualche direzione. Putin ed Obama, come tutti, hanno constatato la totale disunione europea esasperata con l’incapacità di gestione della questione dell’invasione migratoria, pure terrorista islamica. Inutile ed incapace a livello globale sui problemi complessi mondiali, l’Europa tedesca persiste sulla strada errata dei regolamenti europei privi, a differenza dei Trattati, di valenza generale, ed intigna , a senso unico e sbagliando dolosamente, dopo la distruzione della Grecia, sulla richiesta della riduzione del debito italiano all’Italia e da ultimo, sulla creazione di aziende strategiche italiane guarda caso guidate da quelle francesi. In pratica, approfittando della debolezza ed incompetenza, dell’incapacità dei governi non eletti italiani, la Francia addenta e morde la Penisola, cioè la nostra ricchezza, appropriandosene. Già il mai eletto Renzi ha ceduto senza senso e ignobilmente pezzi di terra e confini italiani alla Francia, adesso, non capendo che l’Italia non deve chiedere flessibilità né alcunchè in base ai soli Trattati ad alcuno, tantomeno alla Germania europea o alla Francia servitore sciocco e profittatore della Merkel, insiste nel farci perdere tempo, agli italiani e al nostro Paese, nella necessaria ricontrattazione europea.

L’Italia di Renzi, Letta e Monti è preda dell’Europa tedesca e predatore all’interno, dell’Italia, mentre, con elezioni democratiche, cioè con il rientro nelle nostre regole democratiche, potremo giocare un ruolo di soggetto strategico della ed nell’ Europa unita. A forza di non democrazia, ci stiamo giocando in Italia, depauperati e disoccupati, la sicurezza economica, il libero mercato e pure la faccia (che peraltro con i governi non eletti non abbiamo). Siamo un Paese gnomo politico, irregolare e illegittimo in quanto antidemocratico e per lo più ad indirizzo becero/vetero comunista sovietico, all’interno di un’Europa tedesca incapace e inesistente, non pervenuta a livello strategico globale.

Aggiornato il 08 ottobre 2017 alle ore 19:17