A Ravenna la logistica portuale diviene formazione universitaria

L’importanza della blue-economy in un contesto quale quello italiano, intimamente legato al mare e al patrimonio liquido, diviene quasi scontato. Il Dipartimento di Scienze giuridiche dell’Università di Bologna – Campus di Ravenna ha dato avvio al secondo anno di specializzazione in “Trasporti e Logistica”. L’Università punta all’innovazione con un Corso di laurea triennale con indirizzo in Trasporti, logistica e sistemi portuali ed un Master, di primo livello, in Diritto marittimo, portuale e della logistica.

A ribadire l’importanza del Corso Universitario in Trasporti, logistica e sistemi portuali è stato l’aver ottenuto l’accreditamento dell’Agenzia delle Dogane ai fini dell’acquisizione dello status di Operatore Economico Autorizzato e intende offrire, come ribadito dal Corriere Marittimo, una preparazione giuridica focalizzata a creare un giurista destinato ad operare nel settore privato come nel settore pubblico nell’ambito portuale, dei trasporti e della logistica, attraverso un’offerta formativa variegata con insegnamenti specifici di approfondimento delle tematiche elencate, che possa soddisfare le esigenze di un territorio per tradizione e per conformazione geografica propenso ad affrontare tematiche legate al mare, alla portualità ed al settore dei trasporti e della logistica.

Invece, il Master in Diritto marittimo, portuale e della logistica, patrocinato dal ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, da Assoporti, Confetra, Confitarma ed Assologistica, ha l’obiettivo di formare figure professionali specializzate ad operare nei settori marittimo, portuale e della logistica, oggi strategici per la competitività delle imprese e per lo sviluppo economico del territorio locale e nazionale.

Quello che le strutture universitarie e le varie organizzazioni vogliono rimarcare è la necessità della formazione di nuove figure specializzate pronte ad entrare nei meccanismi occupazionali legati alla blue economy, alla logistica portuale e alle varie sfaccettature legate a tale mondo.

A ribadire l’importanza di tale settore è il think tank “Imprese del Sud” che in un recente approfondimento ha elaborato dati interessati: “Un ruolo importante lo assume la movimentazione marittima di merci e persone , “trasporti marittimi”, che comprende 11mila imprese, pari al 6,1 per cento del totale imprenditoriale della blue economy. Risorsa strategica per occupazione, nuovi mestieri, economia e ricerca nel rispetto dell’ambiente. Anche in questo campo l’obiettivo che dovrebbe affermarsi è quello della creazione di un network aziendale che promuova lo scambio di idee, iniziative e proposte economiche che permetta alle imprese interessate di fare forza e sostenere programmi legati alla blue economy, al rinnovo tecnologico, all’eco-turismo e al rispetto dell’ecosistema”.

La formazione è importante anche per affrontare le prossime sfide tecnologiche e di sostenibilità ambientale della logistica portuale. Decarbonizzazione, digitalizzazione, sensorizzazione e monitoraggio costituiscono i temi più significativi per l’obiettivo della sostenibilità globale anche nell’ambito specifico dei porti, della navigazione, dei trasporti e della logistica. Sfide importanti per il nostro immediato futuro che meritano la dovuta formazione e preparazione universitaria e curricolare. Una formazione che potrebbe generare numeri importanti per l’occupazione di numerosi giovani italiani.

Aggiornato il 02 ottobre 2019 alle ore 15:39