Benvenuti nel mondo di Christine

Nel mondo reale, quello dell’economia privata, con una carriera costellata di clamorosi errori e magari pure marchiata da una condanna per truffa, ci si ritroverebbe disoccupati. Ma il mondo degli Eurocrati è molto lontano da qualsiasi realtà conosciuta dalle persone normali. Più si è incompetenti, inutili o addirittura dannosi, maggiori sono le prospettive di carriera. Può persino capitare di venire eletti presidenti di una banca centrale anche se completamente privi di esperienza bancaria.

Ci riferiamo ovviamente a Christine Lagarde, il nuovo presidente della Banca centrale europea, succeduta a Mario Draghi che di lei ha detto: “Sono felice di lasciare la presidenza della banca in mani capaci”. Capaci di che? Di inanellare un disastro finanziario dopo l’altro tanto da essere soprannominata “Catastrophe Christine” dal quotidiano londinese Telegraph?

Ecco alcune tappe della sua carriera. Nominata nel 2007 ministro delle Finanze, ha lasciato in eredità alla Francia un disastroso deficit di bilancio determinando nelle elezioni presidenziali del 2012 la sconfitta del suo mentore Nicolas Sarkozy. Come capo del Fondo monetario internazionale, a partire dal 2011 ha presieduto politiche vergognosamente punitive nei confronti della Grecia facendola sprofondare nella peggiore depressione della sua storia con un crollo del reddito nazionale del 30 per cento. La gestione del salvataggio dell'Argentina doveva essere il coronamento della sua carriera, ma è finita con un default del Paese e con una grave perdita per il Fmi.

Ma vi è qualcosa di ancora più catastrofico nel suo curriculum. Quando era ministro delle Finanze di Francia durante la presidenza di Sarkozy, Lagarde è stata incriminata di frode finanziaria per aver promosso un arbitrato privato al fine di far ottenere all'imprenditore Bernard Tapie, amico di Sarkozy, un indennizzo di oltre 400 milioni di euro a titolo di risarcimento per una causa contro la banca pubblica Crédit Lyonnais. Il tribunale speciale dei ministri, la Court de Justice annullò l’arbitrato perché fraudolento, condannò Tapie a restituire la somma e accusò Lagarde solo di negligenza perché incriminandola di complicità l'avrebbe condannata al carcere.

Nonostante tutto ciò, la sua nomina a capo della più potente istituzione europea non ha destato scandalo e non è stata oggetto di alcun dibattito in sede di Consiglio europeo che l’ha confermata senza obiezioni come presidente della Bce, diventata ormai anche questa istituzione un mondo su misura per quelli come Christine dalle limitate capacità professionali ma competenti in maneggi politici e pertanto utili per servire da strumenti obbedienti dell'establishment politico-finanziario.

Sin da quando è stata designata, questa alta carica ha fatto dichiarazioni poco rassicuranti e basta qui commentare quella che forse più rivela la sua visione “economico/culturale”. Difendendo i tassi di interesse negativi introdotti dal predecessore, che peraltro hanno minato la redditività delle banche e, per estensione, tutta l’economia europea, ha affermato: "Dovremmo essere più felici di avere un lavoro che di proteggere i nostri risparmi". Che scemenza! Occupazione e risparmi per Lagarde si escluderebbero a vicenda! La società dovrebbe scegliere tra sicurezza del lavoro o risparmio. Non sa la nuova responsabile della Bce che lo scopo fondamentale delle banche è la raccolta e la protezione dei risparmi? Non sono i risparmi la materia prima del sistema bancario? A che servirebbe l’apparato creditizio se non a rendere il risparmio disponibile a terzi per essere impiegato nei processi di investimento industriali e finanziari? Non è forse il risparmio la base di ricchezza concreta su cui in ultima analisi si basa l’occupazione?

Il fatto è che Christine, avvocato di formazione, è solo un’orecchiante e ha orecchiato la teoria dominante, monetarista, per cui il risparmio inibisce la crescita invece di crearla, risparmiare significa tesoreggiare, mentre spendere significa distribuire agli altri e il sistema bancario serve a trasferire debito. Ovvio che con questa teoria la crescita economica si può verificare solo per miracolo. Questa, infine, la sua morale: le persone comuni si accontentino di avere un lavoro, spendano senza pensare al futuro e quello dei loro discendenti o di integrare la misera pensione capitalizzando risparmio perché tanto verrà colpito da aliquote negative.

Per chi non lo sapesse, infatti, Lagarde è stata l’ispiratrice in sede di Fmi di uno sforzo coordinato a livello internazionale per intrappolare il denaro dei risparmiatori nelle banche e imporre tassi negativi. Questi tassi oggi sono principalmente un fenomeno in atto tra banche centrali e banche commerciali e non sono ancora filtrati a livello di risparmiatore a cui è rimasta ancora la libertà di prelevare la propria liquidità se la vede a rischio. Ora, prima di macellare i maiali bisogna farli entrare nel recinto. Allo stesso modo per non lasciare scampo ai risparmiatori bisogna spingerli nella gabbia digitale. L’idea è, appunto, di eliminare il contante fisico legalizzando solo quello digitale per tassare il più possibile e applicare tassi negativi su ciò che non viene speso.

Christine vorrebbe avere il controllo totale del denaro per salvare i governi senza fare vere riforme. Gli avvocati, come lei (e come il nostro Giuseppe Conte) che ambiscono a governare l’economia, sono diversi dagli avvocati privati. Sono di quello stampo a cui William Shakespeare si riferisce nell'Enrico VI: “La prima cosa da fare è di ammazzare tutti gli avvocati” esclama Dick, uno dei personaggi del dramma (Enrico VI, Parte II, Atto IV, Scena II). Erano gli avvocati del re i prosecutors che andavano in giro a sequestrare i beni dei privati a cui non era permesso assumere avvocati. Questo tipo di persone pensa a creare leggi solo per costringere il mondo a fare ciò che conviene ai loro interessi e non quello della collettività. Sono dei folli totalmente irresponsabili e incompetenti.

Nella sua carriera Lagarde non è mai riuscita a vedere arrivare una crisi e oggi, con lei al comando della banca centrale, le probabilità di un crollo catastrofico, sono aumentate. Il suo mandato è di otto anni ma francamente non vediamo come l'euro possa durare così a lungo.

Aggiornato il 06 novembre 2019 alle ore 13:45