L’impatto del Coronavirus sul settore assicurativo

La pandemia sanitaria sta generando nuove prospettive, cambiamenti e preoccupazioni anche nel mondo assicurativo. In occasione del “mese della cultura finanziaria”, Alleanza e Generali Investments, del gruppo Generali, hanno organizzato un ciclo di cinque incontri con esperti di settore per trovare e condividere spunti, riflessioni e proposte, nel tentativo di rafforzare la consapevolezza sui temi assicurativi, previdenziali e di gestione finanziaria, anche alla luce delle nuove problematiche legate al Coronavirus. Ciò che viene evidenziato dagli esperti del settore è l’intervento degli Stati all’interno dei circuiti del mercato per preservare il capitale di banche e assicurazioni. Una “repressione finanziaria”, così definita dagli analisti economici, utile a “reprimere” i tassi di interesse verso il basso. Queste logiche s’innescano ogni volta che vi è un forte intervento dello Stato nei confronti del mercato. Tuttavia, tali dinamiche permettono di poter investire in settori economici quali la digitalizzazione e la green economy, rami economici che allo stato attuale sono oggetto di attenzione e finanziamenti, sia da parte delle autorità pubbliche che da quelle private.

Il concetto d’investimento sostenibile denota una strategia che nelle decisioni d’investimento tiene conto sia degli aspetti ambientali, sociali e di governance (Esg) che dei criteri di valutazione tradizionali. Lo scopo è generare rendimenti finanziari allettanti, in modo sostenibile e spesso in sintonia con i valori personali di clienti fortemente legati a logiche etiche. Gli investimenti sostenibili possono aumentare la trasparenza, ridurre il rischio e generare solidi rendimenti finanziari, promuovendo un cambiamento positivo a livello sociale e ambientale, in linea con gli obiettivi di sviluppo sostenibile, ovvero, gli Sdg stabiliti delle Nazioni Unite. Tale sistema attira i finanziatori, generando resilienza economica nei confronti delle preoccupanti oscillazioni di mercato frutto della pandemia sanitaria e rafforzando l’economia, anche nell’immediato futuro. L’obiettivo delle compagnie assicurative è quello di diminuire gli investimenti tra attivi e passivi, affinché il rischio di trovarsi con una differente qualità del prodotto oggetto dell’investimento sia limitato. Si cerca, infatti, di essere efficienti nell’equilibrio finanziario delle società assicurative.

Il periodo economico che stiamo vivendo, con alti tassi di disoccupazione, limitati consumi, l’incertezza e i problemi di bilancio, pesano sugli investimenti. Sostanzialmente, la pandemia potrebbe innescare meccanismi di riduzione del potenziale di crescita economica anche dopo la fine stessa dell’emergenza sanitaria ed economica. La persistente debolezza della domanda e la bassa inflazione attesa manterranno per molto tempo una forte pressione sui prezzi. Una pressione al rialzo potrebbe manifestarsi negli attivi finanziari. Per muoversi in queste dinamiche, gli assicuratori stanno cercando di comprare e investire in quelli che sono i “real asset” dell’economia, come gli investimenti nell’oro, l’innovazione, l’energia rinnovabile e l’immobiliare. È importante ricordare che anche i governi stanno investendo molto in alcuni settori quali quello della digitalizzazione, della robotizzazione, della sicurezza informatica e delle infrastrutture innovative e tali manovre di capitale rendono appetibile il settore per tali investimenti, nonostante la forte crisi economica che stiamo vivendo.

Con la bassa crescita economica, gli utili delle società saranno più bassi e ciò vuol dire che vi è necessità di diversificare l’economia e quindi anche le proposte e soluzioni di investimento. “Diversificare i campi dell’economia”, puntando sulle priorità dell’attualità che nell’immediato futuro possono rappresentare pilastri fondamentali dell’assetto sociale europeo e italiano. In tale ottica, esempi emblematici sono ben comprensibili se pensiamo al settore energetico, con la relativa diversificazione energetica, le tecnologie, l’innovazione, l’intelligenza artificiale, la sanità, i servizi farmaceutici e le biotecnologie con applicazioni sanitarie e quindi legate alla salute degli esseri umani.

Aggiornato il 28 ottobre 2020 alle ore 09:51