Il mercato della Catalogna per diversificare gli investimenti delle imprese innovative

La Catalogna è aperta agli affari e al commercio internazionale. Un contesto geografico caratterizzato da una forza lavoro proattiva in un clima aziendale dinamico che offre alle nuove aziende numerosi vantaggi competitivi. Per questo il network di consulenza Euromed international trade ha dedicato un webinar proprio alle dinamiche commerciali ed economiche che caratterizzano la regione spagnola dopo l’emergenza sanitaria. Ai lavori sono intervenuti Walter Greco di Catalonia trade & investment, Caterina Passariello, export manager di Euromed international trade, Paolo Indolfi, socio dello Studio Indolfi & Indolfi ed Ernesto Caccavale, specialista in marketing online di Euromed international trade. Grazie ad una forte industrializzazione, la Catalogna si presenta come una delle principali potenze economiche dell’Europa meridionale, oltre che come punto di snodo logistico di primo piano nella regione. Barcellona è considerata, in diversi ranking, una delle dieci città europee più attraenti per gli investitori stranieri e la Catalogna è la terza regione d’Europa capace di attrarre flussi di investimento esteri e la prima a creare posti di lavoro legati a tali investimenti.

L’Italia è un partner storico della Catalogna e occupa una posizione privilegiata. Sono quasi 700 le aziende italiane insediate nella Regione che evidenziano un’importante presenza nel territorio e rappresentano il 9,2 per cento delle aziende straniere qui stabilite. La Catalogna investe circa il 20 per cento del Pil in ricerca e sviluppo e possiede un sistema universitario e accademico tra i più importanti in Europa. Un sistema fluido che vede la presenza di circa 1500 start-up, ubicate a Barcellona, che generano sviluppo locale e innovazione. Il settore dell’automotive conta una filiera attiva capillare, con una presenza locale di tutti i fornitori e subfornitori legati al settore. In rapporto all’Italia, il settore del food rappresenta il maggior contributo al Pil catalano con una presenza dominante dei prodotti italiani. Altri settori importanti sono quello chimico e della logistica con un valore aggiunto caratterizzato da infrastrutture di altissimo livello e fortemente digitalizzate.

Negli ultimi anni, tra i settori più innovativi, ritroviamo quello farmaceutico, con una crescita delle imprese specializzate in ricerca, sviluppo e produzione di farmaci e altri prodotti del comparto salute. Interessante è anche il settore del Digital health che si ramifica attraverso una serie di servizi e prodotti innovativi per la salute e il benessere individuale. Sono circa 7200 le imprese locali coinvolte nel settore farmaceutico e della salute, contribuendo all’economia della regione con circa il 32 per cento degli investimenti catalani. La Catalogna è la quarta regione per densità di imprese specializzate in ambito medico, caratterizzandosi per essere una regione leader per il biotech. Nella regione spagnola, si utilizzano più di settanta applicazioni di Digital health per i dispositivi mobili. “Le innovazioni tecnologiche più utilizzate sono quelle legate alle visite mediche virtuali e alle prenotazioni ospedaliere. Un sistema che sta sviluppando innovazione e ricerca con numerosi investimenti. Le istituzioni e le imprese catalane sono molto attive nell’ottenimento dei fondi europei in ricerca e sviluppo in tale settore”, ha ribadito Walter Greco durante i lavori on-line.

Attualmente, la Catalogna punta anche ad un ruolo leader nell’industria 4.0. Un sistema industriale manifatturiero flessibile e connesso digitalmente che sta innescando un mondo di possibilità per le imprese estere interessate alla regione. Barcellona è stata premiata come città dall’ecosistema tecnologicamente efficace ed è divenuta la prima open laboratory in Europa per la ricerca e l’utilizzo della tecnologia 5G. L’attualità economica regionale vede l’Ict come la tecnologia che attira la maggior parte degli investimenti esteri. Considerazioni che inducono a riflettere anche sul prossimo futuro del processo di internazionalizzazione. Inserirsi nel mercato locale con un investimento diretto estero può essere particolarmente efficace per intraprendere nuove opportunità economiche nella regione e in tutta la Spagna. “Un investimento diretto estero effettuato da parte di un soggetto residente in un Paese con un’impresa localizzata presso un altro Paese, al fine di acquisirne il controllo in modo da gestire le attività di quest’ultima, è un nuovo approccio all’internazionalizzazione del nostro presente. La Regione della Catalogna è adatta sia per investimenti in modalità Greenfiled che in modalità Brownfiled. Nel caso dell’approccio Brownfiled, caratterizzato dall’acquisizione del controllo di un’impresa già esistente, i costi sono minimi ma è importante analizzare bene la strategia commerciale da sviluppare”, ha ribadito l’export manager Caterina Passariello.

A tal riguardo, i vari relatori hanno ricordato che la metà delle filiali di società tecnologiche ubicate nella regione sono estremamente avanzate e incentrate nel settore dell’Ict (Tecnologie dell’informazione e della comunicazione) e della trasformazione tecnologica, con aziende che provengono da investimenti effettuati dagli Stati Uniti e dal Regno Unito. Inoltre, non vanno sottovalutati gli appuntamenti che si svolgono nella Regione, e in particolare nella capitale Barcellona, con numerose fiere legate al settore dell’Ict, al mobile per le imprese e all’innovazione per le smart city e per la smart mobility.

Aggiornato il 05 febbraio 2021 alle ore 11:55