Il riciclo del legno per lo sviluppo della filiera e dell’economia circolare

Due ricerche condotte dal Politecnico di Milano tra il 2019 e il 2020 hanno calcolato che la filiera del riciclo del legno aggiunta alla filiera della rigenerazione generano un impatto economico di due miliardi di euro, 10.587 posti di lavoro diretti, oltre a un risparmio nel consumo di CO2 pari a quasi due milioni di tonnellate. Il riciclo del legno in Italia rappresenta un esempio virtuoso di economia circolare. Analisi confermate da Rilegno, il noto consorzio ambientale per il recupero e il riciclo degli imballaggi realizzati con il legno, che riporta analisi importanti con un quasi 97 per cento del legno che a fine vita diventa nuova materia prima per l’industria dell’arredo, permettendo di evitare l’emissione in atmosfera di 1.9 milioni di tonnellate di CO2.

Nell’epoca successiva all’emergenza sanitaria, tutta la filiera produttiva sta facendo i conti con il rincaro dei costi. “Il doppio problema legato ai costi e alla disponibilità della materia prima legno sta provocando seri problemi ai produttori di imballaggi, ma al contempo sta evidenziando ancor di più l’importanza del riciclo e della rigenerazione degli imballaggi in legno”, ha recentemente spiegato, al portale specialistico Italiafruit News, Nicola Semeraro, presidente di Rilegno. Secondo i dati del consorzio, nel 2020 sono state 1.841.000 le tonnellate di legno recuperate e avviate a riciclo con una percentuale del 64,68 per cento sul totale degli imballaggi immessi al consumo.

Il 97 per cento del legno riciclato diventa nuova materia prima sotto forma di pannelli truciolati. Inoltre, va sottolineata l’attività di rigenerazione dei pallet, che ha raggiunto numeri importanti: sono ben 827mila le tonnellate recuperate, ovvero oltre 60 milioni i pallet usati, rigenerati e reimmessi al consumo. Il lavoro del consorzio testimonia come sia possibile realizzare un sistema di economia circolare efficiente per tutta la filiera. Dalla sostenibilità e dalla circolarità del sistema non si può prescindere e il legno è certamente la risposta migliore per un’economia che vada di pari passo con il rispetto dell’ambiente. La gran parte del materiale riciclato è costituito da pallet, imballaggi industriali, imballaggi ortofrutticoli e per alimenti, ma una quota importante, oltre 600mila tonnellate, proviene dalla raccolta urbana realizzata attraverso le convenzioni attive con 4.500 comuni italiani, dove confluiscono materiali provenienti dal consumo domestico come vecchi mobili, cassette per la frutta o per vini e liquori, senza dimenticare i tappi in sughero.

L’industria del riciclo del legno post-consumo in Italia è orientata in modo prevalente alla produzione di pannello truciolare, impiegato nella fabbricazione di mobili, complementi d’arredo e rivestimenti per interni ed esterni di abitazioni e uffici. Oggi, i produttori di pannello truciolare utilizzano totalmente il legno che proviene dalla filiera del recupero post-consumo grazie alla ricerca industriale nel settore che con coraggio e innovazione ha puntato al rilancio di questo nuovo obiettivo. Valorizzare, sostenere e implementare la creazione di economie legate alla crescita del territorio e socialmente responsabili, con tutti gli attori della filiera che lavorano in trasparenza, tornando a valorizzare le filiere locali. Un nuovo approccio per approvvigionamento, produzione e distribuzione con le filiere che devono essere integrate nei territori in cui trovano vita, crescita e sviluppo.

Aggiornato il 05 luglio 2021 alle ore 11:52