Il modello agroalimentare mediterraneo di Pollica alle Nazioni Unite

A distanza di dodici anni dal riconoscimento ricevuto dall’Unesco, la Dieta Mediterranea diventa parte essenziale del programma del governo nazionale e dell’attenzione politica internazionale. Pollica e tutto il network delle comunità dell’Unesco sono state ospitate alle Nazioni Unite per rafforzare l’alleanza tra i promotori della sostenibilità alimentare e offrire non solo spunti di riflessione, ma veri e propri laboratori sperimentali tra salute, tutela del patrimonio ambientale ed energia, che partono dai territori, come sta succedendo oggi in Cilento. La missione permanente d’Italia all’Onu e il Future Food Institute, in collaborazione con l’Unesco, il Comune di Pollica, il Centro studi Dieta Mediterranea “Angelo Vassallo”, la missione permanente del Marocco e con il sostegno del ministero dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste hanno organizzato tale importante missione che contribuisce a completare il quadro delle tante iniziative newyorkesi del Future Food che riflettono lo spirito dell’ecosistema inclusivo, innovativo, multidisciplinare, sostenibile e finalizzato a trasformare l’educazione e l’ispirazione in azione.

Un vanto per la comunità di Pollica e per il suo sindaco, Stefano Pisani, presidente del network delle Comunità emblematiche Unesco della Dieta Mediterranea, che direttamente dalle Nazioni Unite a New York, dove si trova con una delegazione insieme, fra gli altri a Sara Roversi, presidente del Future Food Institute, per valorizzare la Dieta Mediterranea e sviluppare collaborazioni oltreoceano, in quella che fu la patria di Ancel Keys, il primo a studiare e rendere noti i benefici del modello alimentare e di vita di Pollica, ha dichiarato: “Come sottolineato dal ministro Orazio Schillaci al Maeci è ora di rendere prioritaria la diffusione della Dieta Mediterranea come modello fondamentale per investire sulla nostra salute”. Il modello Mediterraneo al centro delle relazioni internazionali per riscrivere il ruolo dell’alimentazione e della sostenibilità per una svolta geopolitica globale. “Siamo all’Onu per promuovere il modello italiano della Dieta Mediterranea, le produzioni di qualità ma soprattutto per lavorare sulla consapevolezza del consumatore e sul valore del modello italiano di sviluppo, per promuovere un concreto stile di vita sano e sostenibile. Alle Nazioni Unite con il Comune di Pollica, comunità emblematica Unesco della dieta mediterranea, ci impegniamo per rafforzare alleanze strategiche e potenziarne la diffusione anche sul piano internazionale”, ha dichiarato Sara Roversi, presidente del Future Food Institute.

Nella cornice dell’appuntamento è stata anche promossa la candidatura di Roma a ospitare l’Expo 2030, sostenendo i temi dell’innovazione nel settore agricolo e della tecnologia al servizio della biodiversità. Moderata dalla presidente del Future Food Institute, Sara Roversi, la conferenza è stata aperta dall’intervento dell’Ambasciatore dell’Italia all’Onu, Maurizio Massari, che ha ribadito l’obiettivo dell’incontro, incentrato sull’idea di mettere in luce i molteplici valori della Dieta Mediterranea, emblema di ciò che il concetto di “Sostenibilità” racchiude. La scienza ci fornisce le prove a dimostrazione che la Dieta Mediterranea è una delle diete e stili di vita più importanti per le persone, il pianeta e la prosperità ed è quindi uno degli alleati per accelerare l’azione sull’Agenda 2030 delle Nazioni Unite per lo sviluppo sostenibile.

Nel panel si sono alternati interventi di Luigi Scordamaglia, ad di Filiera Italia; Pier Luigi Petrillo, professore di Diritto comparato dei Beni Culturali e presidente del Comitato mondiale di esperti della convenzione per la salvaguardia del patrimonio culturale immateriale dell’Unesco; Michael Sperling dell’Istituto di cucina americano (Cia); Stephen Ritz, di Green Bronx Machine; Stefano Pisani, sindaco di Pollica, comunità emblematiche dell’Unesco per la Dieta Mediterranea ed ex presidente globale del Slow Cities Network; Ana Paula Martins, sindaca di Tavira, comunità emblematiche della Dieta Mediterranea Unesco per il Portogallo; Mohamed Sefiani, sindaco di Chefchaouen e ambasciatore regionale del Patto globale dei sindaci per il clima e l’energia (Gcom); Jelena Ivanišević, Focal Point per la Dieta Mediterranea per la comunità emblematiche Unesco di Brač and Hvar, Croazia e Benedetto Zacchiroli, presidente della coalizione internazionale delle città inclusive e sostenibili dell’Unesco (Iccar).

(*) Nella foto al centro è ritratto Stefano Pisani.

Aggiornato il 21 novembre 2022 alle ore 11:08