La diplomazia economica del caffè costaricense

Una bella iniziativa per gli appassionati della storia del caffè e delle relazioni economiche internazionali è stata quella promossa dall’Ambasciata del Costa Rica in Italia e dall’Ufficio per la promozione del commercio estero del Costarica (Procomer). Il caffè del Costa Rica è stato assaporato e descritto in una recente iniziativa, a Roma, con un evento di degustazione e “cupping”. Sono state presentate le eccellenze del caffè nazionale con le quattro più importanti aziende del Paese: Hacienda Tobosi, Café Zantó, Coope Libertad e Café Kiosurú-Vara Blanca. L’iniziativa di diplomazia economica del Costarica ha riunito alcuni esperti italiani del settore interessati alla storia del prodotto, all’export e alla promozione di nuove opportunità commerciali. In collegamento virtuale altri esperti di caffè costaricensi che hanno descritto le caratteristiche autoctone delle specialità del caffè presentate durante l’evento. Per l’incaricata d’affari dell’Ambasciata di Costa Rica, Tamara Gómez Marín, l’iniziativa è stata di estrema importanza, poiché “in Italia c’è un grande potenziale per aumentare la presenza del caffè di eccellenza costaricense. Quest’evento, nel quale hanno partecipato i rappresentanti del settore che già lavorano con caffè di specialità, dimostra l’interesse a portare il caffè costaricense ai consumatori italiani, un caffè riconosciuto per la sua altissima qualità e la sua coltivazione e produzione sostenibile e inclusiva”.

“Il caffè costaricense – ha spiegato Jorge Zamora, dell’Ufficio della Procomer per l’Europa mediterranea – è 100 per cento Arabica, coltivato in terreni fertili di origine vulcanica a bassa acidità, ubicati tra 800 e 1.600 metri sul livello del mare”. Durante i lavori è stato presentato anche il marchio e il progetto Nama Cafè, che punta allo sviluppo di processi produttivi sostenibili con una decisa riduzione dell’impronta del carbonio e azioni di forestazione da parte dei produttori del caffè. Una pratica che in Costa Rica è divenuta un successo in termini di neutralità carbonica della produzione venendo promossa anche a livello internazionale. Guidati dal consulente ed esperto di caffè, Andrea Matarangolo, i partecipanti all’evento romano hanno potuto assaggiare diverse tipologie di preparazione del caffè, dal filtrato all’esperto, gustando le varie tipologie del caffè Arabica: Geisha, Caturra e Catuai, con i diversi processi di lavaggio, essicazione e tostatura. Le maggiori aree di coltivazione del caffè si trovano nella provincia di San José, nella provincia di Alajuela, nella provincia di Heredia, nella provincia di Puntarenas e nella provincia di Cartago.

Una parte del caffè è anche usata per il consumo interno dei principali centri urbani. Nel 2005 il valore dato dalle vendite estere si attestò attorno a 305,9 milioni di dollari statunitensi. La raccolta è aumentata del 13,7 per cento nella stagione del 2015 e nel 2016 e negli ultimi anni sembra essere divenuto un settore economico, innovativo e dalle potenzialità tecnologiche, estremamente promettete per imprenditori e innovatori sostenibili, per la comunità internazionale degli investitori e gli appassionati del settore.

Aggiornato il 19 giugno 2023 alle ore 12:09