Il 25 aprile è la festa dei filo-palestinesi

Oramai l’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia (Anpi) non serve più. Il 25 aprile infatti – che già nei decenni è diventata la ricorrenza più divisiva della storia d’Italia – è diventata la festa della resistenza palestinese contro il diritto di esistere dello Stato di Israele.

E quindi ha rovesciato ogni ontologia antifascista: notoriamente infatti mentre la brigata ebraica partecipò alle resistenza, lo zio di Arafat, Amin al-Husseini – che all’epoca era il gran muftì di Gerusalemme – era grande amico di Adolf Hitler (vedi foto) e fondò pure la legione delle Ss arabo-palestinesi.

Quest’anno, dopo le polemiche e gli scontri di piazza degli anni precedenti, l’Anpi si era fatta garante della pacifica partecipazione della Brigata ebraica alle celebrazioni per la festa della liberazione. Ma ieri puntualmente è arrivato il contrordine compagni: i sionisti non devono passare. Attraverso un’Ansa delle 19, infatti, ecco il comunicato che si è avuto il coraggio di diramare: “Parteciperemo al corteo di Roma del 25 aprile sfilando con le kefieh e le bandiere palestinesi e rilanciamo l'appello a tutti i sinceri antimperialisti, antifascisti, antirazzisti, antisionisti, a tutte le resistenze internazionali alla partecipazione.

È un po’ la maledizione di tutti i movimenti terzomondisti, terroristi e guerriglieri dal dopoguerra a oggi: l’eterogenesi dei fini. Scacciare – in questo caso – chi la resistenza l’ha fatta davvero sacrificando le proprie vite di ebrei – già salvi in quello che poi si sarebbe chiamato lo Stato di Israele – per venire a morire nella pianura padana combattendo contro gli alleati nazisti di chi oggi manifesta per la “Palestina libera da Israele”. Ma giammai indipendente dalle bande para mafiose e filo terrorismo islamico di Hamas, abbondantemente finanziate dall’Iran e dai maggiori sponsor della jihad globale.

Per la cronaca l’Anpi deve condividere il fallimento della propria iniziativa di garanzia con Virginia Raggi dei Cinque Stelle, che si era buttata nobilmente a pesce sulla velleitaria trovata. Molti degli anti-israeliani senza sé e senza ma presenti nel suo partito, almeno per questa volta, si rallegreranno del suo flop.

Aggiornato il 24 aprile 2018 alle ore 11:25