Pagina 5 - Opinione del 08-9-2012

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ggi tutti i giornali riportavano la lieta
novella del decreto Passera. Nuove
tecnologie al servizio del cittadino, un de-
cretuccio passeraceo in 50 articoli per la
semplificazione burocratica a favore dei
cittadini. Ovvero per far credere al povero
gonzo che «sto lavorando per te, cittadino
mio». Entro un anno avremo la ricetta me-
dica digitale per farmaci, visite specialisti-
che e via al macero la cara vecchia ricetta
cartacea del buon medico di famiglia, il
quale dovrà consorziarsi con almeno 7 so-
loni e lavorare in team anche alla dome-
nica. Cartelle cliniche digitalizzate, fasci-
colo sanitario elettronico, contenente dati
personali e documenti in
formato digitale, con
buona pace per la priva-
cy, parola vuota di cui si
riempiono tanto inutil-
mente la bocca. Per non
dire dei commercianti,
obbligati a partire dal 1
luglio 2013 coi paga-
menti in bancomat e
carte di credito, per tutte
le spese a partire dai 50
euro. E così la Gabanelli
è stata accontentata.
Oddio, non ha fatto che
sfondare una porta spa-
lancata, ma è comunque esecrabile che la
classe dei giornalisti sia così zelantemente
supina, prona e servile nei confronti della
giunta bancaria golpista. L’obiettivo è quel-
lo di costringere i cittadini a pagare sempre
anche importi minimi con le carte prepa-
gate, o magari con il cellulare. Insomma,
O
eliminare il contante dalle nostre tasche
per incrementare le banche. Tu chiamala
se vuoi,
Cashless Society
. Ci sarà poi la
carta di identità elettronica, che sarà in-
corporata alla tessera sanitaria, in modo
da creare un futuro «documento elettro-
nico digitale». Per non dire poi della sche-
datura del cittadino a cui sarà possibile co-
municare «un domicilio digitale» con tanto
di indirizzo di posta elettronica e non più
riservata a cui avere accesso per «eventuali
comunicazioni che la riguardano» fin dal
primo gennaio 2013. Ma che rivoluzione!
L’Anagrafe non sarà più municipale ma
nazionale, e a partire dal 2016 quel cen-
simento Istat che ci è co-
stato una fatica immane
compilare, non sarà più
decennale ma annuale.
L’anagrafe tributaria
vuol ficcanasare su tutti
i nostri cambiamenti,
anche minimi. Per non
lasciare scoperta nessu-
na zona franca, foss’an-
che il divertimento e lo
sport, c’è pure un osser-
vatorio degli striscioni
allo stadio dove potran-
no entrare a fare il tifo
solo quelli autorizzati.
Le notizie relative al decreto Passera sono
state riportate dalla stampa come se si trat-
tasse di grandi conquiste della tecnologia
a beneficio dei cittadini.
Welcome in the
New World Order
!
SAURA PLESIO
sauraplesio.blogspot.it
inalmente dobbiamo riconoscere, almeno
una volta, che dopo tante affermazioni
sulla cui veridicità è lecito più che qualche
scetticismo, un membro del governo sembra
aver detto qualche cosa che, almeno in de-
terminati ambiti, è certamente vero. Anzi,
non è chiaro se si tratti di una confessione
inattesa, di una critica abilmente mascherata
oppure di una “voce dal sen fuggita” forse
involontariamente. Il ministro del lavoro, la
lacrimosa Elsa Fornero, ha ultimamente pro-
posto che le retribuzioni dei lavoratori, che
abitualmente crescono con l’anzianità, a par-
tire dai cinquanta anni subiscano una gra-
duale diminuzione per ogni anno di ulteriore
anzianità. La proposta
appare quanto meno in-
solita e bizzarra, ma l’au-
trice ha voluto darne una
razionale (almeno a suo
parere) giustificazione.
Secondo l’esimia pro-
fessoressa il rendimento
operativo degli esseri
umani diminuisce a par-
tire dal cinquantesimo
anno, e pertanto sembra
giusto che, a fronte di
una diminuita efficienza,
anche il compenso per il
lavoro prestato subisca
una parallela decurtazione. La tesi appare
alquanto discutibile, soprattutto se estesa
alla generalità dei lavoratori, uomini o don-
ne che siano. Però non si può fare a meno
di constatare che esistono chiari esempi che
illustrano quanto le affermazioni della si-
gnora Fornero contengano evidenti elementi
F
di verità. Ci riferiamo al fatto che pratica-
mente tutti i membri del governo “tecnico”
attualmente in carica hanno più o meno am-
piamente superato l’età canonica precisata
dal ministro, ed i risultati del loro operare
non lasciano dubbi. Non abbiamo alcun ele-
mento di prova per dimostrare che essi, in
età più giovanile, fossero estremamente ef-
ficienti: tuttavia le carriere da essi percorse
sembrerebbero indicare le loro capacità pre-
cedenti.
Peraltro la loro azione di governo, svolta
dopo aver superato la fatale soglia dei cin-
quanta, ha dimostrato che, supposto che in
passato le loro prestazioni fossero migliori,
la loro efficienza come
governanti ultracinquan-
tenni non è stata partico-
larmente esaltante. Basti
ricordare che essi hanno
scelto la linea operativa
più facile, quella delle tas-
se, senza curarsi delle
conseguenze negative su
tutta la linea; la loro in-
decisione di fronte alla
necessità di ridurre le
spese, per non urtare nes-
suno; i risultati in gran
parte negativi registrati
da qualche mese a questa
parte. D’altra parte non dobbiamo dimen-
ticare che anche la principale ispiratrice del
nostro presidente del Consiglio ha da tempo
passato la cinquantina. Per non parlare del
presidente della Repubblica.
IL BERTOLDO
mangoditreviso.blogspot.it
Meno soldi a 50 anni?
Tutti contro Fornero
Secondo il ministro
il rendimento operativo
dei lavoratori
diminuisce a partire
dai cinquant’anni,
e pertanto è giusto
che anche il salario
subisca una decurtazione
Il decreto semplificazioni
e l’attentato alla privacy
Dal prossimo anno
faremo i conti
con una digitalizzazione
sfrenata dei nostri
dati. Una schedatura
degna della società
distopica raccontata
da George Orwell
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L’OPINIONE delle Libertà
SABATO 8 SETTEMBRE 2012
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