Chi sono i leader dell'opposizione russa

Vladimir Putin si è appena insediato al Cremlino. Nel frattempo, lo "zar" avrebbe deciso di mettere fine all'ondata di proteste che stanno travolgendo la Russia da dicembre 2011. Nelle ultime ore, sono seguite decine di arresti tra i manifestanti che da giorni "occupano" simbolicamente alcune zone centrali di Mosca, improvvisando insediamenti di "arancione" memoria. Tra questi, sono stati fermati Sergei Udaltsov e Alexei Navalnij.

Sergei Udaltsov è l'anima comunista della protesta. Già leader dei movimenti "Fronte della Sinistra" e "Avanguardia Rossa della Gioventù", nel 2006 iniziò ad appoggiare il cartello "Altra Russia" (guidata dal campione di scacchi Garry Kasparov e dallo "scrittore sovversivo" Eduard Limonov); e nel 2007 lanciò l'iniziativa sociale "Soviet di Mosca". Nel 2009 Udaltsov divenne il co-presidente del Fronte Russo Unito dei Lavoratori (Front Rot) e uno dei maggiori promotori della "Strategia-31" per la libertà di riunione. Negli ultimi mesi, il giovane leader comunista è stato uno dei principali organizzatori delle proteste contro il regime di Putin (molte delle quali non erano autorizzate) e divenne un soggetto di persecuzione da parte delle autorità. 

Il blogger indipendente Alexei Navalnij rappresenta, invece, il volto carismatico dell'antipolitica russa. Iniziò la sua carriera nel 2000 nelle fila del partito liberale Yabloko, dove rimase fino al 2007 dopo essere stato espulso per le sue posizioni nazionaliste e antipartitiche. Navalnij, però, divenne famoso per la sua attività giornalistica di "denuncia": attraverso il suo blog, lanciato nel 2009, rivelò all'opinione pubblica una serie di scandali di corruzione e malaffare che riguardavano i pubblici poteri. Nel dicembre 2010 creò "RosPil", con cui gli utenti potevano liberamente denunciare su internet i comportamenti illeciti negli appalti pubblici; nel maggio 2011 RosYama per segnalare le cattive condizioni delle strade e nel gennaio 2012 RosVybory per denunciare i casi di brogli elettorali. Navalnij considera "Russia Unita" alla stregua di un'associazione a delinquere ("il partito dei ladri e dei cialtroni") e per molti rappresenta un cambiamento e "il vero leader dell'opposizione russa", in quanto sarebbe l'unico minimo comune denominatore intorno al quale la frammentata costellazione dell'opposizione russa potrebbe riconoscersi. Negli ultimi mesi, il blogger è diventato un promotore delle "occupazioni pacifiche" e il maggiore leader carismatico delle proteste anti-Putin.

In diverse occasioni, i due leader (riconosciuti da Amnesty International come "prigionieri di coscienza") sono stati arrestati e condannati a brevi pene detentive. Con il loro ultimo fermo, il regime ha stretto ulteriormente su quelle personalità che rappresentano un pericolo per la sua stessa sopravvivenza: Udaltsov sarà probabilmente il futuro leader del Pcfr (attualmente il maggiore partito di opposizione) e quindi il massimo riferimento della resistenza "politica"; Navalnij, invece, rappresenta quella tendenza "antipolitica" e antisistemica che in Russia, come in altre parti del mondo, sta prendendo sempre più piede. Mentre i leader venivano arrestati, centinaia di attivisti della fallimentare Marcia del Milione sono stati "puniti" ricevendo la cartolina per il servizio di leva.

Aggiornato il 01 aprile 2017 alle ore 17:40